Marco Mezzaroma ha promesso che presto ci saranno novità per quanto riguarda il discorso tecnico. Il copatron granata ha confermato, nel corso della conferenza stampa di ieri, la volontà del club di puntare alla massima serie ed ora i tifosi sono desiderosi di capire come la proprietà intenda provare a centrare un obiettivo affascinante e difficile al tempo stesso e che, giusto ribadirlo, non va visto come un obbligo, un assillo, un’ossessione. Non lo è e non deve esserlo. Deve, invece, essere un impegno, un punto d’onore, se si vuole, per Claudio Lotito e Marco Mezzaroma un altro obiettivo: dare finalmente alla Salernitana una progettualità che fin qui è mancata come racconta la storia degli ultimi quattro campionati cadetti. Ci fosse stata un’idea guida, una strategia ultima, al di là dei risultati del campo, oggi la Salernitana avrebbe una base tecnica che non c’è perchè dei circa trenta calciatori sotto contratto, all’elenco va aggiunto ora anche Cicerelli, di rientro dal Foggia, non sembrano tanti quelli su cui si potrebbe puntare per un nuovo ciclo. E questa è l’eredità pesante lasciata in dote dal lavoro portato avanti nell’ultimo quadriennio cadetto dal direttore sportivo Fabiani, ovviamente sempre d’intesa con la proprietà. Segno, forse, che, al di là di valutazioni ambientali e di opportunità, il modo di operare del dirigente romano, la sua idea di calcio e le sue conoscenze specifiche hanno portato al punto in cui ora si trova la Salernitana, costretta ad una sorta di corsa contro il tempo per smaltire in qualche modo i contratti di Rosina, Schiavi, Signorelli, Altobelli, Bernardini ed altri ancora che non rientrano nei piani e che hanno dato poco nel complesso alla causa granata negli ultimi tempi sebbene per ragioni diverse. Mezzaroma e Lotito ora sono dinanzi ad un bivio decisivo perchè, dopo aver assicurato di avere voglia di lottare per obiettivi ambiziosi, come ha confermato ieri uno dei due proprietari del club, ora devono stabilire come muoversi per centrarli. Dalla gara di ritorno dei playout, era il 9 giugno, ad oggi sono passate più di due settimane in cui sono state fatte delle valutazioni ma non si è ancora tirata una riga. La situazione descritta da chi è molto vicino ai patron è la seguente: Lotito e Mezzaroma non sono convinti che la riconferma in tandem di Fabiani e Menichini sia la soluzione più giusta, perchè all’esterno come all’interno sarebbe considerata una sorta di compromesso pericoloso perchè la convivenza di ds e tecnico per un’intera stagione sarebbe difficile, complicata, sicuramente forzata. Lo sanno anche le pietre e, di certo, lo sanno i patron che sono legati all’uno come all’altro da rapporti che vanno oltre la sfera professionale. Tra oggi e domani, però, si dovrebbe arrivare ad una soluzione del rebus tecnico. Il futuro della Salernitana passa anche e soprattutto dalle scelte programmatiche che Lotito e Mezzaroma compiranno in questi giorni. La piazza ha manifestato l’esigenza e l’auspicio di un cambiamento radicale, di una ventata di novità che possa riportare entusiasmo e distensione nei rapporti anche tra le varie anime della tifoseria. L’emozione, la gioia, l’entusiasmo che il Centenario ha portato in dote sono un patrimonio da non disperdere. E’ un bivio decisivo quello dinanzi al quale la proprietà si trova ed il tempo delle decisioni incalza perchè la nuova stagione è già alle porte.
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