Chi ha tempo, non aspetti tempo. Volere è potere. L’occasione fa l’uomo ladro. In tempi di calciomercato invernale il repertorio dei vecchi adagi dà una mano per spiegare cosa possa rappresentare la finestra di gennaio per una società di calcio. Non ci sono solo i trentuno giorni previsti dal calendario per il primo mese dell’anno, ma anche quelli precedenti, volendo, potevano servire per cominciare ad intavolare delle trattative. Il tempo, dunque, c’era e c’è. Per questo, quando sarà suonato il gong dell’ultimo giorno, si spera proprio che non si sentano frasi del tipo. “non c’è stato tempo per chiudere l’operazione”. In secondo luogo, poi, va ribadito che è la volontà a fare la differenza perchè chi vuole, può. Soprattutto, se a volerlo è una proprietà solida e stimata come quella composta dai cognati romani. Per questo, se al termine del mercato la Salernitana sarà uscita rinforzata o meno, ciò sarà da ascriversi alla mera volontà dei patron ed anche alla capacità di chi è deputato a portare avanti le trattative. Il mercato di gennaio è un’opportunità per tutti e come tale va preso e sfruttato. Non si è mai perfetti, ma ogni società può e deve essere sempre attenta a cogliere le occasioni per migliorare la rosa. Il mercato è globale, dura ormai tutto l’anno, pertanto richiede dinamismo, capacità di lettura anche e soprattutto in prospettiva con un occhio rivolto al presente. E la Salernitana non può solo guardare al domani, ma deve pensare anche all’oggi perchè la rosa attuale ha bisogno di essere rinforzata ed equilibrata tenendo presente che ci sono calciatori ancora in ritardo di condizione ed altri che hanno bisogno di andare a giocare altrove ed altri ancora che non hanno saputo sfruttare l’occasione e dovranno necessariamente essere trasferiti. I precedenti non inducono all’ottimismo perchè, da quando è tornata in B, la Salernitana s’è mossa con una certa concretezza a gennaio solo nel 2017 quando concluse gli ingaggi del portiere Gomis e dell’esterno d’attacco Sprocati, puntellando la rosa di Bollini con evidenti benefici sul rendimento e sulla classifica, visto che quella 2016- 17 resta l’unica annata in cui, a primavera inoltrata, la Salernitana era ancora in corsa per i playoff, traguardo poi perso di vista sul finire di aprile. Ora c’è tutto il tempo per migliorare la rosa, la classifica lascia aperte tutte le porte, le promesse del recente passato sono note a tutti. Per questo, ora, la società deve fare in pieno la sua parte. I patron ed il ds Fabiani dovranno in tempi rapidi dare a Ventura rinforzi di spessore e qualità ed il tecnico, a sua volta, dovrà anche sbattere i pugni sul tavolo per chiedere qualcosa di più. Perchè accontentarsi di quel che dovesse passare il convento sarebbe un peccato gravissimo e significherebbe tradire la stima e la fiducia che Salerno ha concesso ancora una volta.
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