A FOGGIA CON IL DUBBIO MODULO

A Foggia la Salernitana non vince dal ’96 e non fa punti dal 2014. In trasferta, per giunta, la squadra di Gregucci non sorride da oltre due mesi e mezzo, visto che è ferma al successo del 16 febbraio scorso ad Ascoli. Da allora solo sconfitte e prestazioni mai all’altezza. Domani, contro un avversario con l’acqua alla gola, la Salernitana dovrà avere un approccio molto deciso, sicuramente diverso da quello a dir poco balbettante avuto contro il Carpi. Gregucci sarà privo degli squalificati Lopez e Djuric e dovrà decidere se dirottare Pucino a sinistra nella difesa a quattro, mossa che sarebbe stata auspicabile già sabato scorso dopo l’espulsione di Lopez, o se rilanciare Memolla, impiegato solo a La Spezia, e confermare la linea difensiva a cinque. In questo caso, ai lati del rientrante Migliorini, giocherebbero ancora Pucino e Gigliotti con Casasola a destra e Memolla a sinistra. In mediana Odjer e Mazzarani sperano in una chance anche perchè i tre titolari schierati contro il Carpi sono apparsi tutti in debito di ossigeno. In avanti toccherà a Jallow affiancare Calaiò. Rosina ed Andrè Anderson sarebbero in corsa per giocare dall’inizio solo nell’ipotesi di 3-4-1-2 o 4-4-1-1. Con la difesa a quattro, infatti, in mediana potrebbero giocare Djavan Anderson ed Orlando esterni, due tra Minala, Odjer, Akpa e Di Tacchio in mezzo, ed un rifinitore a supporto di Calaiò. Dubbi da sciogliere, ma anche certezze mai trovate che sembrano destinate a restare una chimera da qui alla fine di un campionato in cui da Colantuono a Gregucci si è cambiato tanto in fatto di moduli ed uomini senza mai trovare, fatte salve le prime dieci giornate di campionato, quel minimo di continuità di punti e prestazioni con cui si sarebbe potuto ambire a qualcosa di meglio.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto