AL CURI UN PUNTO D’ORO SOTTO GLI OCCHI DI LOTITO

Il ritorno di Lotito in trasferta, il pareggio di carattere a Perugia, la salvezza praticamente in tasca, la scorta dei 400 irriducibili al fianco dell’ippocampo, la nuova primavera di Alessandro Rosina, il futuro granata in un orizzonte neanche troppo lontano.

E’ stata una festa granata, prima ancora che la festa del lavoro. Ieri pomeriggio la Salernitana ha strappato un punto d’oro al Curi di Perugia contro l’undici di Roberto Breda. Finisce uno a uno in Umbria con reti di Rosina nel primo tempo e Di Carmine nella ripresa. Prima ancora, però, ha catturato l’occhio la presenza di Claudio Lotito al seguito della Salernitana lontano dall’Arechi. Il co-patron si è presentato al Curi, al fianco dei granata dopo tre anni e mezzo dall’ultima volta al Pinto di Caserta nel giorno dell’epifania (era il 2015). Lotito si è accomodato in tribuna d’onore al fianco dell’onorevole del Pd, Giampiero Bocci – sottosegretario in carica del Ministero degli Interni – e del presidente dei grifoni, Massimiliano Santopadre. L’imprenditore capitolino ha avuto modo di apprezzare la partita di carattere dei suoi. Nonostante l’assalto all’arma bianca del Grifone infatti, che aveva certamente più motivazioni rispetto ai granata, Colantuono è riuscito ad imbrigliare il Perugia con una partita accorta, tattica e di grande sacrificio. Il trainer granata complici le non perfette condizioni di Sprocati e Schiavi (entrambi in panchina) cambia spartito tattico, ritorna alla difesa a “tre”, lancia nella mischia Akpa Akpro e si affida all’estro di Rosina a supporto di Bocalon. Scelte obbligate, ma comunque tattica indovinata da parte dell’allenatore, anche lui ex di turno. La Salernitana soffre, sbanda, punge, barcolla, ma non molla. Breda è costretto ad abbassare Buonaiuto sulla linea dei centrocampisti per pareggiare il numero di uomini nel traffico della terra di mezzo. Pajac e Mustacchio sono stantuffi che si contrappongono a Casasola e Vitale. L’avvio del grifone è veemente. Il Perugia sfiora il gol in un paio di circostanze e centra anche un palo con Gustafson. Alla prima occasione, però, la Salernitana passa. E lo fa con il suo uomo migliore. Alessandro Rosina è chirurgico nel piazzare il sinistro vincente dopo che Leali si era già superato su un bel taglio di Casasola. E’ il 20esimo del primo tempo e Rosinaldo manda in estasi i 400 tifosi granata presenti al Curi. La Salernitana tiene bene il campo e va al riposo in vantaggio. Nella ripresa, però, i padroni di casa pareggiano subito i conti con Di Carmine di testa, colpevolmente lasciato libero dalla difesa granata. A quel punto entra in gioco Radunovic. Il portierone serbo abbassa la saracinesca. Breda prova a scardinarla inserendo tutto il suo potenziale offensivo, compreso il genio di Diamanti. L’ex nazionale italiana si vede strozzato in gola l’urlo del gol, nonostante una punizione magistrale indirizzata nel sette che Radunovic neutralizza volando all’incrocio. Non è finita. Il numero uno si supera anche su un’incornata da due passi di Di Carmine.

Finisce così. La Salernitana strappa un punto dal Curi di Perugia e blinda la categoria. Ssabato prossimo i granata potranno festeggiare anche la matematica salvezza, contro l’Entella all’Arechi.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta