ALIBERTI A MUSO DURO CONTRO LE UNIONI CIVILI

Il tema dei diritti civili delle persone omosessuali è estremamente importante e delicato, e in un Paese civile dovrebbe essere affrontato con serietà e impegno generale”. Il sindaco di Scafati (Salerno), Pasquale Aliberti, è tornato a parlare del post sul registro delle unioni civili, pubblicato sulla sua pagina Facebook, che ha scatenato polemiche tra chi è a favore e chi è contro. Nel post, il primo cittadino di Scafati, dopo avere detto “no al registro per le unioni civili” ha sottolineato che “le uniche unioni che riconosco sono quelle tra uomo e donna”. “Il registro delle unioni civili, proposto a livello comunale”, secondo il primo cittadino, “è un atto di grande teatralità, un’inutile presa in giro per tante coppie omosessuali e omogenitoriali che in questo documento ripongono aspettative e speranze”. Per Aliberti ne è dimostrazione ciò che è accaduto in altri Comuni: “in primis a Roma, – dice – dove il sindaco Marino si era arrogato il diritto di celebrare nozze tra omosessuali, ben sapendo di fare una forzatura non rientrante tra le sue competenze, tant’è vero che sono state poi disconosciute dal Prefetto”. “A Scafati il Pd e il M5S organizzano gazebo per raccogliere firme per cose inutili, – fa sapere – perché a livello nazionale il governo Renzi non è in grado di redigere una legge che sia di garanzia e di rispetto delle libertà e dei diritti di tutti: una legge che non sia discriminante per gli omosessuali né per gli eterosessuali, che contraendo matrimonio si assumono responsabilità certe e ampiamente disciplinate”. “Sulla questione – evidenzia Aliberti – mi sembra di notare più voglia di protagonismo che ragionamenti veri e capaci di affrontare una questione sulla quale è tempo che la politica dia risposte serie. Per questo è nelle mie intenzioni promuovere ed organizzare, già nelle prossime ore, un dibattito che serva a mettere a confronto Chiesa, politica e associazioni”. Arcilesbica Napoli circolo “Le Maree”, invece, “ricorda al sindaco di Scafati Pasquale Aliberti che la “semplice raccolta di firme” per l’istituzione di un registro delle unioni civili è uno strumento democratico a disposizione dei cittadini, e che è compito dei rappresentanti democraticamente eletti riconoscere ed attuare la volontà popolare, come già è avvenuto in tanti altri comuni d’Italia. Le sue opinioni oscurantiste sulla naturalità o meno dell’amore e della convivenza tra persone dello stesso sesso sono smentite dalla realtà stessa, che mostra tutti i giorni persone e coppie omosessuali, famiglie omogenitoriali, equilibrate, realizzate e inserite in tutti i settori della società. Del resto, – sottolineano – forse il sindaco Aliberti non sa che circa una settimana fa il Parlamento europeo di Strasburgo ha approvato un rapporto sull’uguaglianza di genere in Europa che prende atto dell’evolversi della definizione di famiglia”

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro