ANNA BILOTTI PORTA IN PARLAMENTO IL CASO DI SONIA BIANCHI

Arriva in Parlamento il caso di Sonia Bianchi, la 34enne di Olevano sul Tusciano che lo scorso 20 febbraio il marito ha tentato di uccidere accoltellandola alla gola, poco prima di togliersi la vita. A formulare un’interrogazione parlamentare è la deputata Anna Bilotti, dopo che sulla stampa il padre della donna ha evidenziato che la tragedia era stata preceduta da quattro denunce per maltrattamenti e minacce, senza che ciò facesse scattare provvedimenti che potessero mettere in sicurezza la figlia. «Ho ritenuto opportuno sottoporre il caso all’attenzione del ministro della Giustizia – spiega Bilotti – anche perché nello scorso luglio abbiamo approvato una legge, il cosiddetto “codice rosso”, che ha tra gli obiettivi proprio quello di evitare la degenerazione di situazioni di rischio, prevedendo l’attivazione di un percorso accelerato per le notizie di reato che riguardano maltrattamenti, atti persecutori e lesioni aggravate commessi in contesti familiari o nell’ambito di relazioni di convivenza».
Nel caso di Sonia Bianchi la prima segnalazione per maltrattamenti nell’ambito familiare risalirebbe ad agosto, mentre sarebbe di novembre una denuncia per lesioni. La 34enne ha riferito anche di essere stata minacciata di morte e di essersi rivolta inoltre ai servizi sociali, segnalando l’atteggiamento aggressivo del marito e chiedendo aiuto. «Secondo le dichiarazioni rese dai familiari alla stampa – si legge nell’interrogazione – nei mesi precedenti alla violenza la donna aveva più volte denunciato la pericolosità del marito alle autorità preposte, senza ottenere tutela; in particolare il primo rapporto dei carabinieri sui maltrattamenti del marito risalirebbe allo scorso agosto; nel mese di ottobre 2019 ci sarebbero state nuove denunce». Al ministro Alfonso Bonafede la deputata del Movimento 5 Stelle chiede quindi «quali elementi intenda fornire in relazione ai fatti narrati in premessa e se reputi opportuno avviare un monitoraggio, per quanto di competenza, al fine di verificare la corretta applicazione della legge». La parlamentare ha poi voluto incontrare Sonia e suo padre: «Sonia è una donna forte e intenzionata a lottare perché quello che è successo a lei non avvenga più» commenta.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro