ANTONIO VASSALLO: “NON USATE PIU’ IL NOME DI MIO PADRE PER INTITOLARE LE SEZIONI”

Nessuna reazione finora da parte del Pd al post scritto da Antonio Vassallo, figlio del sindaco Pd di Pollica ucciso con nove colpi di pistola nel 2010, contro la scelta del partito di candidare alle politiche Franco Alfieri, ex sindaco di Agropoli e capostaff del governatore De Luca. Con parole durissime, Vassallo junior ha chiesto al Pd di cambiare il nome delle sedi di partito intitolate al padre: il suo j’accuse contro la candidatura di Alfieri non ha ricevuto finora alcuna reazione dal partito, spiega Vassallo all’Ansa. “Non hanno risposto perché non ci sono giustificazioni da poter dare”, commenta. Il post del figlio del ‘sindaco pescatore’, il cui omicidio non ha ancora colpevoli (voci insistenti parlano di una possibile archiviazione delle indagini), ha raccolto finora centinaia di condivisioni e commenti solidali su Facebook. “Mi fa piacere che tanti condividano il mio pensiero”, dice l’interessato. Antonio Vassallo, figlio del sindaco ucciso, ricorda che il padre si rivolse in più occasioni ad Alfieri, all’epoca consigliere provinciale con delega ai lavori pubblici, per segnalare lo stallo dei lavori per la strada Pollica-Casalvelino, fermi nonostante le ditte venissero pagate, e chiedere chiarimenti. “Le richieste da parte di mio padre continuarono a susseguirsi, fino al cambio di guardia che nominò una commissione di esperti, la quale dichiarò che le opere previste non furono mai effettivamente realizzate. Il 16 luglio 2010, il nuovo assessore ai lavori pubblici inviò gli atti in procura e dopo sei giorni mio padre fu ascoltato dai giudici . Ma fu l’ultimo contributo che potette dare alle indagini, poiché la sera del 5 settembre 2010 fu ucciso”, ricorda Vassallo. Una vicenda che portò all’apertura di una inchiesta nei confronti di Alfieri, poi chiusa per prescrizione. Non è la prima volta che la famiglia Vassallo polemizza con il Pd per la candidatura di Alfieri, finito sotto i riflettori delle cronache nazionali per la famosa frase di De Luca che lo invitava a fare di tutto per raccogliere voti a favore del referendum del 2016, anche offrendo a tutti “fritture di pesce”. Dario Vassallo, fratello del sindaco, nei giorni scorsi ha invitato Matteo Renzi a partecipare alla marcia indetta per il 10 febbraio contro il rischio di una archiviazione delle indagini sull’omicidio: “Gentile Matteo Renzi, segretario di quel partito che fu anche di mio fratello Angelo – ha detto – visto che lei parla di correttezza e qualche volta di legalita’, chieda ai suoi amministratori sottoscrittori della candidatura Alfieri, quanti tra loro hanno sottoscritto o detto qualcosa contro l’archiviazione delle indagini relative all’uccisione del Sindaco Pescatore: pochi, o nessuno”

Autore dell'articolo: Redazione