ASL E CITTADINI, DECISO IL POTENZIAMENTO DEL POLIAMBULATORIO DI PASTENA

Ci sono state una serie di condivisioni sugli aspetti segnalati, ma anche divergenze come esito dell’incontro confronto che si è svolto ieri tra ASL Salerno e cittadini, rappresentati novembre 2020, i rappresentanti di Cittadinanza Attiva, Tribunale dei diritti del Malato e comitato “Salerno in piazza”. Al termine dell’incontro con il direttore amministrativo e quello sanitario dell’ASL Salerno, è stato sancito innanzitutto il potenziamento del poliambulatorio di Pastena per far fronte all’interruzione dei servizi ambulatoriali per l’emergenza Covid. Il confronto è stato proficuo rispetto alla verifica sullo stato delle richieste presentate nel primo incontro, avvenuto tra le stesse parti lo scorso 9 novembre 2020. Gli stessi interlocutori dell’ASL Salerno hanno definito “preziosa” la vertenza, poiché proprio il 27 novembre 2020 è stato portato a termine un altro importante cambiamento: l’orario di funzionamento dell’ambulatorio per le analisi ordinarie del sangue sarà prolungato fino alle 12:00 circa (considerando che prima terminava alla 9:45, dopo due ore scarse di apertura). Questo è stato possibile digitalizzando il processo di raccolta dati dei pazienti, che fino a pochi giorni fa avveniva esclusivamente a mano, con l’ausilio di etichette e fogli scritti a penna. Lo stesso poliambulatorio è stato dotato di tutti gli ecografi più moderni per espletare tutti i servizi ecografici, ma non sarà possibile installare la TAC come era stato ulteriormente richiesto. All’incontro era presente anche un medico radiologo che ha confermato l’impossibilità di installazione di un servizio TAC, il quale richiederebbe personale e risorse non disponibili ora e nel tempo. Un medico neuroradiologo presente all’incontro ha anche riferito che per tamponare i blocchi dei servizi ospedalieri e ambulatoriali, è attualmente possibile effettuare TAC per i pazienti Covid presso gli ospedali di Scafati e Agropoli. Mentre per tutti i pazienti No-Covid è a disposizione l’ospedale di Nocera. I cittadini hanno anche segnalato i tanti disservizi riguardanti le usca e in generale il funzionamento dell’assistenza sanitaria a domicilio, per i pazienti sospetti AFFETTI da Covid-19.Gli stessi vertici ASL Salerno hanno ammesso l’assenza in alcune USCA (inclusa quella di Salerno) dell’ecografo portatile, con cui gli operatori sanitari dovrebbero effettuare l’ecografia toracica in casa dei pazienti, per verificarne lo stato dei polmoni, come previsto da protocollo nazionale e regionale. E’ stato inoltre sottolineato che, pur avendo tutte le apparecchiature necessarie, occorre formare il personale medico delle USCA, che attualmente non sarebbe in grado di usarle. Divergenze poi sono state registrate in merito alla quantità di Usca presenti. Per il direttore Primanio le 19 esistenti sono sufficienti. Non è così per i cittadini per i quali non è rispettata la presenza di un’unità ogni 50 mila abitanti.La riunione si è conclusa dunque con una parziale soddisfazione delle richieste e l’annuncio per il prossimo5 dicembre 2020 di un presidio presso l’Ospedale Ruggi di Salerno, per esprimere vicinanza alle condizioni precarie in cui sta lavorando una grande fetta del personale ospedaliero e sanitario in generale. Il confronto è stato proficuo rispetto alla verifica sullo stato delle richieste presentate nel primo incontro, avvenuto tra le stesse parti lo scorso 9 novembre 2020. Gli stessi interlocutori dell’ASL Salerno hanno definito “preziosa” la vertenza, poiché proprio il 27 novembre 2020 è stato portato a termine un altro importante cambiamento: l’orario di funzionamento dell’ambulatorio per le analisi ordinarie del sangue sarà prolungato fino alle 12:00 circa (considerando che prima terminava alla 9:45, dopo due ore scarse di apertura). Questo è stato possibile digitalizzando il processo di raccolta dati dei pazienti, che fino a pochi giorni fa avveniva esclusivamente a mano, con l’ausilio di etichette e fogli scritti a penna. Lo stesso poliambulatorio è stato dotato di tutti gli ecografi più moderni per espletare tutti i servizi ecografici, ma non sarà possibile installare la TAC come era stato ulteriormente richiesto. All’incontro era presente anche un medico radiologo che ha confermato l’impossibilità di installazione di un servizio TAC, il quale richiederebbe personale e risorse non disponibili ora e nel tempo. Un medico neuroradiologo presente all’incontro ha anche riferito che per tamponare i blocchi dei servizi ospedalieri e ambulatoriali, è attualmente possibile effettuare TAC per i pazienti Covid presso gli ospedali di Scafati e Agropoli. Mentre per tutti i pazienti No-Covid è a disposizione l’ospedale di Nocera. I cittadini hanno anche segnalato i tanti disservizi riguardanti le usca e in generale il funzionamento dell’assistenza sanitaria a domicilio, per i pazienti sospetti AFFETTI da Covid-19.Gli stessi vertici ASL Salerno hanno ammesso l’assenza in alcune USCA (inclusa quella di Salerno) dell’ecografo portatile, con cui gli operatori sanitari dovrebbero effettuare l’ecografia toracica in casa dei pazienti, per verificarne lo stato dei polmoni, come previsto da protocollo nazionale e regionale. E’ stato inoltre sottolineato che, pur avendo tutte le apparecchiature necessarie, occorre formare il personale medico delle USCA, che attualmente non sarebbe in grado di usarle. Divergenze poi sono state registrate in merito alla quantità di Usca presenti. Per il direttore Primanio le 19 esistenti sono sufficienti. Non è così per i cittadini per i quali non è rispettata la presenza di un’unità ogni 50 mila abitanti.La riunione si è conclusa dunque con una parziale soddisfazione delle richieste e l’annuncio per il prossimo5 dicembre 2020 di un presidio presso l’Ospedale Ruggi di Salerno, per esprimere vicinanza alle condizioni precarie in cui sta lavorando una grande fetta del personale ospedaliero e sanitario in generale.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro