ASL SALERNO: PREMIALITA’ COVID, PRONTI A RICORRERE

Ancora una volta siamo costretti – dalla ASL SALERNO – a denunciare un atteggiamento antisindacale ripetuto e continuo da parte di una Istituzione pubblica, quale una ASL, che impedisce

ai rappresentanti dei lavoratori sulla sicurezza di accedere – ai sensi della normativa vigente – sui luoghi di lavoro per la tutela dei lavoratori che sono lasciati soli con presidi insufficienti e percorsi di assistenza a scarsa sicurezza, ai Sindacati di trattare sui fondi da ripartire tra i lavoratori, sostituendosi agli stessi.

A dimostrazione di ciò vi sono le decine di lavoratori che hanno contratto il COVID in occasione di lavoro. Avevamo chiesto un incontro per individuare i parametri attraverso i quali riconoscere la premialità COVID ai lavoratori esposti al rischio di contrarre l’infezione, avevamo chiesto di riconoscere la premialità anche a chi – in occasione di lavoro – ha contratto la virosi per rinfrancarli dal rischio , ed invece siamo stati  esclusi dalla contrattazione dei fondi , costretti  ad assistere ad una ripartizione su cui si nutrono grossi dubbi di imparzialità nella individuazione degli aventi diritto ed in assenza  di correttezza nei confronti di tutti i lavoratori che dovevano essere tutelati nel diritto di rappresentanza ai tavoli decisori. A ciò si deve aggiungere che sembrerebbe che, nel massimo della scorrettezza istituzionale, il segretario provinciale di un solo sindacato della ASL di SALERNO aduso alla metodica “dei compagni di merenda” abbia portato direttamente le liste degli aventi diritto al premio alle Direzioni locali degli Ospedali in nome e per conto, evidentemente, della Direzione Generale della ASL ed in cui erano inseriti dipendenti non avente diritto alla premialità . Sulla cosa indagheremo a fondo.

Intanto invitiamo quanti dipendenti della ASL di SALERNO – in occasione di lavoro – hanno contratto la virosi a rivolgersi alla FISI che li tutelerà nelle sedi opportune per il riconoscimento economico.

Non si è mai assistito a tanta scelleratezza: un Ente Pubblico in cui chi si ammala per lavoro, o, è costretto in quarantena obbligatoria a casa – oltre a perdere indennità economiche quali presenze, incentivo, notturno ecc. –   viene escluso proprio dalla premialità di un rischio previsto per chi si espone e non per chi si ammala. Vergogna.

Autore dell'articolo: Barbara Albero