ATTESA PER DIEGO COSTA: ECCO CHI E’ IL “BURREGA”

Alla scoperta di Diego Costa, brasiliano di passaporto spagnolo che ha segnato in Brasile, Spagna, Portogallo ed Inghilterra e che ha ancora fame di gol, vittorie e, soprattutto, di imprese. Il “burrega”, ossia il capretto litigioso, è il soprannome che fin da ragazzino accompagna Diego Costa, nato in un piccolo paese del Brasile il 7 ottobre 1988 e partito per l’Europa nemmeno ventenne. Dal Portogallo alla Spagna, tra Penafiel, Sporting Braga e Rayo Vallecano prima di consacrarsi all’Atletico Madrid. Gol a raffica, sempre e comunque, con la fame e la rabbia di chi nella culla fu quasi morso da un serpente velenoso e che un giorno entrò in chiesa calciando una pallina di carta fino a disintegrarla. Lo sbarco in Inghilterra, al Chelsea, i gol, le vittorie, ma anche le incomprensioni con una realtà che non accettava fino in fondo il suo modo di stare in campo e poi il ritorno dal Cholo Simeone, uno degli allenatori con cui ha legato di più, anche se neanche l’argentino è mai riuscito a domare davvero quel furore e quella disperata fame di nemici e gol che Diego Costa porta con sé ogni qual volta entra in campo. L’addio improvviso all’Atletico nel dicembre 2020, sette mesi da svincolato prima di tornare a giocare e a segnare con l’Atletico Mineiro con cui ha vinto altri titoli, sebbene non da protagonista. Dopo la risoluzione del contratto con il club brasiliano, l’attaccante che ha vestito le maglie di Brasile e Spagna, s’è preso qualche settimana di tempo per decidere il suo futuro. Corinthians e Marsiglia hanno provato senza successo a metterlo sotto contratto, in Inghilterra ci sono diversi club interessati. In Italia ha segnato il suo primo gol nelle Coppe in un Parma- Braga di qualche anno fa. La tentazione di tornarci per segnare anche in Serie A non gli è indifferente. Una pallina di carta o un pallone: dategli qualcosa da buttare dentro una porta e quel capretto litigioso sarà felice.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto