BASKET A2, DISCO ROSSO PER LA GIVOVA SCAFATI A VERONA

Si ferma all’ASGM Forum la striscia di vittorie della Givova Scafati, che cede 75-70 alla Tezenis Verona nel recupero della ventitreesima giornata del campionato di serie A2 (girone rosso).

Gara dai due volti quella disputata dalla compagine dell’Agro, che ha alternato una prima parte di gara gagliarda, ordinata e lucida, ad una seconda parte distratta, molle ed imprecisa, anche per i meriti del team di casa, che ha saputo reagire con veemenza ed orgoglio a quanto non aveva funzionato del primo tempo, usando il fisico e gettando il cuore oltre l’ostacolo.

LA PARTITA
E’ subito partita vera tra le due formazioni gialloblù, che si fronteggiano a viso aperto e senza timori reverenziali. Anderson, Johnson e Pini, sul fronte locale, sono i mattatori dei primi cinque minuti (11-9). Poi però la scena è presa per intero dagli ospiti, che stringono le maglie della difesa, aggrediscono con intensità l’avversario e lo puniscono in attacco con un gioco accorto, lineare e corale. E’ il gruppo a fare la differenza in questa fase di gioco in cui la Givova prende il largo e aumenta il proprio vantaggio fino al 13-24 con cui viene chiusa la prima frazione.

Qualche errore di troppo in avvio di secondo quarto favoriscono la compagine scaligera, che con Johnson accorcia sull’avversario (16-24 all’11’). I ritmi calano e si gioca soprattutto a difese schierate. Ciononostante, gli scafatesi, con Daniel sugli scudi, grazie alla solita intensa difesa, ritrovano coraggio e un vantaggio importante (16-32 al 14’), che costringe coach Ramagli al time-out. Ci provano i due statunitensi di casa a rimettere in carreggiata Verona (21-32 al 15’), ma è un fuoco di paglia, perché i campani (bene Clarke) continuano a marciare spediti nella loro direzione (21-39 al 16’). Alla sirena dell’intervallo, il punteggio dà ragione agli uomini di coach Rossi (23-44).

Comincia bene la Tezenis la ripresa delle ostilità, in cui Johnson si erge a trascinatore dei suoi (35-47 al 24’). Gli uomini di coach Rossi, complice l’intensità e la fisicità della difesa di casa, perdono dalle mani le redini del gioco, faticano a trovare con continuità la via del canestro e si lasciano sopraffare dai padroni di casa, trascinati dal calore del pubblico amico. E’ Anderson a ridurre lo svantaggio sotto la doppia cifra (41-50 al 5’), poi, nonostante le scorribande di Clarke, un canestro Caroti permette a capitan Rosselli e soci di chiudere sotto 50-58 la terza frazione.

Anche in avvio di ultima frazione i viaggianti continuano a dilapidare il vantaggio accumulato, complice qualche dubbio fischio arbitrale. La sfida passa nelle mani del quintetto di coach Ramagli, che approfitta degli errori in fase conclusiva degli avversari ed accorcia sensibilmente le distanze, fino a riaprire la contesa (56-58 al 34’, grazie ad un parziale di 6-0). I centri di Cucci e Daniel (56-62 al 35’) non arrestano la reazione dei veneti, che, con i due statunitensi, raggiungono il minimo svantaggio (61-62 al 36’). La perfetta parità arriva al 38’ (64-64) con tre tiri liberi di Caroti, mentre il vantaggio veronese è del 39’ con Johnson (66-64). Rossato tiene in vita i suoi (68-68), ma Anderson (tripla) e Pini (da sotto) chiudono la sfida (73-68) che negli ultimi secondi non regala sussulti. La sirena arriva sul 75-70.

LE DICHIARAZIONI
Coach Alessandro Rossi: «Le partite durano quaranta minuti e non venti. Dobbiamo analizzare a fondo i nostri secondi venti minuti di stasera per capire se c’è stato un deficit fisico o mentale. Non dobbiamo trovare alibi, ma andare a fondo e individuare il problema, soprattutto in vista dei playoff, nel corso dei quali disputeremo gare del medesimo tono. Dopo il passivo del primo tempo, dovevamo aspettarci che Verona avrebbe messo in campo energia ed aggressività per ribaltare la sfida. Noi siamo stati poco lucidi e paghiamo un secondo tempo difensivamente insufficiente. E’ una sconfitta che ci poteva stare, ma non in questo modo. Ora, per mantenere il vantaggio in classifica, siamo costretti a vincere, a partire da domenica contro Latina. Siamo comunque contenti di aver dimostrato di poter giocare alla pari con tutti, Verona compresa. Arbitraggio? Fuori casa dobbiamo imparare ad adeguarci all’andamento arbitrale e capire che per vincere dobbiamo fare a cazzotti, cosa che non abbiamo fatto stasera nella ripresa».

TEZENIS VERONA – GIVOVA SCAFATI 75-70 (13-24; 10-20; 27-14; 25-12)

TEZENIS VERONA: Beghini n. e., Caroti 9, Casarin, Johnson 20, Candussi 5, Nonkovic n. e., Rosselli 4, Pini 10, Anderson 24, Udom 2, Grant 1, Spanghero. Allenatore: Ramagli Alessandro. Assistenti Allenatori: Bonacina Andrea, Callea Stefano.

GIVOVA SCAFATI: Mobio 2, Daniel 12, Parravicini 2, De Laurentiis 8, Ambrosin, Clarke 16, Rossato 13, Monaldi 6, Cucci 3, Ikangi 8. Allenatore: Rossi Alessandro. Assistente Allenatore: Nanni Francesco.

ARBITRI: Radaelli Roberto di Rho (Mi), Bartolomeo Antonio di Lecce, Barbiero Marco di Milano.

NOTE. Falli: Verona 23; Scafati 26. Usciti per cinque falli: Rossato. Tiri dal campo: Verona 26/63 (41,3%); Scafati 23/58 (39,0%). Tiri da due: Verona 19/38 (50,0%); Scafati 13/28 (46,4%). Tiri da tre: Verona 7/25 (28,0%); Scafati 10/31 (32,3%). Tiri liberi: Verona 15/24 (66,7%); Scafati 14/17 (82,4%). Rimbalzi: Verona 40 (15 off.; 25 dif.); Scafati 38 (12 off.; 26 dif.). Assist: Verona 13; Scafati 4. Palle perse: Verona 10; Scafati 16. Palle recuperate: Verona 6; Scafati 4. Stoppate: Verona 0; Scafati 1.

Autore dell'articolo: Redazione