BENI, ALTER EGO DI COLANTUONO CONTRO IL GRIFO

Con Colantuono dietro la lavagna, toccherà al suo vice Roberto Beni guidare la Salernitana contro il Perugia. Una storia che si ripete. Già nella scorsa stagione, infatti, ci fu in una circostanza il passaggio di testimone tra allenatore e assistente: era il 17 aprile del 2018 e Beni guidò la Salernitana nella trasferta di Cremona. Galeotta ancora Cremona, dunque. La partita dello Zini finì sull’1 a 1 (gol di Minala e Canini). La calma è il carattere distintivo di Roberto Beni che da sempre si bilancia alla perfezione con la foga agonistica di Cola. E’ stato così a Bergamo ai tempi dell’Atalanta, a Udine con l’Udinese e anche a Bari prima dell’approdo alla Salernitana. Un binomio che va avanti ormai da quasi nove anni, che sembra rafforzarsi sempre di più con il trascorrere delle stagioni. Ma prima di questo matrimonio Beni era già arrivato al grande calcio ricoprendo il ruolo di assistente di Davide Ballardini, un duo che ha funzionato nelle annate vissute con la Sambenedettese (2004-05 in C1), con il Cagliari (2005-06 in S) e il Pescara (2006-07 in B). Chiusa la carriera da calciatore, ex centrocampista che ha sempre giocato nelle categorie dilettanti marchigiane, iniziò la sua nuova carriera con la promozione dall’Eccellenza alla serie D con il Grottammare nel 2002-03, poi a seguire esperienze con Civitanovese, Santegidese e Fermana.

Domenica all’Arechi toccherà a lui guidare Vitale e compagni. La squalifica di Colantuono invece sembrava quasi scontata dopo il finale di Cremona. Tanto tuonò che piovve. Dopo ammende, ammonizioni, avvertimenti, diffide è arrivato lo stop del giudice sportivo. Il trainer granata domenica prossima sarà forzato assente sulla panchina della Salernitana contro il Perugia all’Arechi. Molto probabilmente non sarà neppure sopra la tribuna stampa come fatto nella parte finale della sfida con il Palermo (anche lì fu espulso), gli toccherà dunque soffrire nel chiuso dell’Arechi e sperare che la squadra metta in pratica tutto quello che è stato provato durante la settimana di avvicinamento alla partita. Uno stop che gli impedirà anche di avvicinarsi ulteriormente al traguardo delle 600 panchine tra i professionisti: 228 in serie A, 268 in serie B e appena 43 in Lega Pro (215 le vittorie, 153 i pareggi e 171 le sconfitte). Un percorso iniziato nel 2002 che intende proseguire per centrare obiettivi importanti. Ad esempio il record di panchine consecutive in campionato sulla panchina granata nel corso della gestione Lotito/Mezzaroma. Il suo predecessore Alberto Bollini resta il primatista con 44 gare vissute una dietro l’altra alla guida dell’ippocampo. Colantuono attualmente è fermo a quota 30.

 

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta