BERNA TORNA MINISTRO DELLA DIFESA

I numeri non tradiscono mai e Bollini sta dimostrando di affidarsi molto anche alle statistiche per tirare fuori la Salernitana dalle sabbie mobili di una classifica che resta comunque preoccupante. Il trainer granata non vorrebbe mai privarsi della difesa a quattro, ama il tridente offensivo ed il gioco corale, ma per fare tutto questo ha bisogno come il pane della colonna vertebrale della squadra. In primis del suo ministro della difesa. Alessandro Bernardini è il perno insostituibile del pacchetto arretrato granata. Il suo ritorno in campo, dopo un fastidioso e fin troppo lungo infortunio alla caviglia, ha coinciso con il ritorno a far punti della Salernitana in trasferta. Domenica scorsa a Benevento, Bernardini è tornato in campo ed ha retto il peso degli avanti sanniti nonostante l’inferiorità numerica per l’espulsione di Odjer e la forza dei vari Ceravolo, Ciciretti e Cissè. Per quasi tutta la partita, la Salernitana ha retto le folate offensive avversarie grazie all’esperienza, ai centimetri ed all’intelligenza tattica del suo perno centrale, sfiorando addirittura il successo. Soltanto il rigore realizzato da Ceravolo ad una manciata di minuti dal termine ha consentito ai sanniti di pareggiare i conti al penalty di Coda. La Salernitana è comunque uscita a testa alta dal Vigorito, invertendo il trend negativo e guardando con un pizzico di fiducia in più al futuro. Soprattutto grazie al ritorno in campo del suo ministro della difesa. Bernardini era assente dal vittorioso match con il Vicenza al Menti del 10 febbraio scorso. Per ben quattro turni, il possente difensore originario di Domodossola era stato costretto a mordere il freno per via di una ferita alla caviglia, dazio del successo contro il “Lane”. Da allora la Salernitana non aveva più vinto e neppure fatto punti in trasferta. Un solo striminzito pareggio con il Cesena all’Arechi. A tal punto che Bollini era stato costretto addirittura a cambiare modulo, blindando il suo pacchetto arretrato con tre centrali di ruolo – si fa per dire – supportati dagli esterni che facevano la spola tra la difesa ed il centrocampo. Ma le cose non erano comunque andate bene.

La presenza in campo di Bernardini conferisce sicurezza a tutto il reparto arretrato. Non solo. Quando c’è lui a registrare e comandare i meccanismi le prestazioni dei suoi compagni di reparto sono destinate quasi sistematicamente a levitare. E’ capitato con Schiavi, si è ripetuto con Mantovani e confermato con Tuia. Segno evidente di un’importante iniezione di fiducia che Berna riesce a trasmettere a chiunque faccia coppia con lui al centro della difesa. Sabato prossimo Bernardini sarà regolarmente on campo contro il Brescia all’Arechi. La Salernitana confermerà la difesa a quattro, blindando le retrovie con la sua esperienza.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta