BOLLINI DEBUTTA A BARI E PUNTA SUL 4-3-3

Due allenamenti prima del debutto in panchina. Alberto Bollini ha avuto poco tempo per preparare la gara di domani a Bari ed ha cercato di impiegarlo al meglio. Alla squadra ha parlato chiaro, chiedendo pressing, ritmo, intensità ma anche invitandola ad avere maggiore consapevolezza della propria forza. E questo potrebbe essere un passaggio fondamentale perché proprio la consapevolezza delle proprie qualità era un po’ venuta meno durante la gestione Sannino. Bollini sa che dovrà puntare sulla voglia del gruppo e di qualche singolo in modo particolare di riscattarsi e dimostrare. Motivazioni ed autostima, ma anche una maggiore fiducia da trasmettere: così Bollini sta impostando il rapporto col gruppo, ben sapendo che la testa è la componente più importante perché è quella che fa andare a mille le gambe. La tattica, poi, non è certo un elemento secondario, specie per uno come lui, preciso, attento, maniacale. La Salernitana di Bollini adotterà l’unico modulo che non aveva ancora provato con Sannino: si partirà subito dal 4-3-3, il sistema di gioco più gradito al nuovo allenatore. Si parte da questo e da una certezza: questa squadra, per come è stata assemblata, difficilmente può permettersi di giocare con troppi giocatori offensivi contemporaneamente. Ed allora, gioco forza, uno dovrà restar fuori e, come era quasi scontato alla luce del modulo scelto, toccherà a Donnarumma sedere in panchina. Ieri le prime prove ed i primi indizi, oggi le conferme. Nella rifinitura odierna, infatti, Bollini ha schierato Perico e Luiz Felipe sulle corsie laterali della difesa con Tuia accanto a Bernardini al centro. In mediana, chiavi del gioco affidate a Ronaldo, scortato da Busellato e Della Rocca. In avanti Rosina ed Improta saranno gli esterni del tridente il cui vertice acuminato dovrà essere Coda, privo, almeno in avvio, del suo gemello, e costretto a sostenere tutto il peso dell’attacco. Ai due esterni il compito di non lasciarlo troppo solo, ma sarà importante anche il lavoro dei terzini e dei due interni di centrocampo che dovranno garantire sostegno alla manovra e la dovuta copertura in fase di non possesso. Parte da Bari il nuovo corso granata. Bollini proverà subito a dare la sua impronta, scuotendo le coscienze dei singoli e cercando di trovare quella chimica di squadra che è rimasta una chimera per chi lo ha preceduto.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto