BOLLINI, FABIANI (E LOMBARDI) LEGATI AGLI EXIT POLL…

Il destino di Bollini legato alle elezioni di Lotito. Discorso simile, ma non certo identico per Angelo Mariano Fabiani. Allenatore e direttore sportivo aspettano di parlare con la proprietà per capire intenzioni, progetti e strategie relative all’immediato futuro. Tutto però dipende dall’esito della tornata elettorale di giovedì prossimo. Soprattutto per Bollini. Il tecnico di Poggio Rusco deve sperare nell’impegno dell’imperatore Claudio in seno al club granata. In caso di elezioni a presidente di Lega B, infatti, difficilmente Bollini resterà sulla tolda della nave. L’allenatore viene dalle giovanili della Lazio, è un prodotto del club biancoceleste ed è stato fortemente voluto da Lotito per il dopo Sannino. Difficile immaginare che riesca ad ottenere una conferma nel caso in cui ci sia un disimpegno forzato – dalle norme statutarie della Lega di B – da parte di Lotito. Difficile pensare che chi prenderà il posto del vulcanico co-patron di Salernitana e Lazio decida di dare continuità a Bollini, nonostante i numeri in suo possesso spingano per una riconferma. Una chance Bollini potrebbe averla nel caso in cui Mezzaroma rilevasse le quote di Lotito e decidesse di andare avanti da solo. In quel caso non è escluso che si possa ripartire quasi certamente da Fabiani – probabilmente come direttore generale – e forse da Bollini allenatore. Con Bianchi in pole position per un ruolo da diesse dopo il corso di Coverciano che lo abilita ad operare sul mercato.

La posizione di Fabiani, invece, è più trasversale. Il diesse è stato voluto a Salerno da Lotito in persona a metà del campionato di lega pro che si concluse con una sconfitta ai play off a Frosinone con Gregucci allenatore. In tre anni e mezzo, il dirigente granata ha conquistato una promozione e due salvezze ed ha saputo guadagnarsi l’apprezzamento anche di Mezzaroma che più volte ha parlato di una riconferma in pectore. Dichiarazioni a parte, Fabiani è a scadenza. Lotito ha detto di voler parlare con Bollini e Fabiani, ma soprattutto di voler eventualmente costruire una squadra di giovani promesse. Possibilmente vincenti. Chissà se queste logiche siano sposate o meno da Fabiani. Il suo nome, intanto, circola nell’ambiente calcio. Tra interessi effettivi, sponsorizzazioni, ammiccamenti, proposte o autocandidature, il nome del diesse è stato accostato a Foggia, Lecce, Palermo e Sambenedettese. I bene informati dicono che a San Benedetto ha già pronto il red carpet.

Non è escluso, però, che Fabiani potrebbe anche essere preso in considerazione dal potenziale sostituto dell’attuale prorpietà capitolina. Da più parti – ma soltanto nell’evenienza di una serie di combinazioni che potrerebbero alle cessione del club, chiariamolo a caratteri cubitali – si sussurra il nome di Giovanni Lombardi. L’ex patron della Casertana non ha mai fatto mistero di puntare al club granata. Lo aveva fatto proprio nella manifestazione di interesse presentata alla giunta De Luca dopo il fallimento dei costruttori, salvo poi essere scalzato proprio dal duo Lotito-Mezzaroma. Domani la storia potrebbe ripetersi, a parti invertite. E Fabiani ha un ottimo rapporto con Giovanni Lombardi.

Fin qui soltanto ipotesi, ammiccamenti, pianificazioni e strategie in un caso o nell’altro. Tutto sarà più chiaro giovedì prossimo. Ad aspettare, prima ancora di Bollini e Fabiani, c’è l’intera tifoseria granata.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta