BUFERA ALL’INTERNO DELLA COMMISSIONE ANTI-MAFIA

“Candidabile ed eleggibile” per Matteo Renzi ma “impresentabile” per l’Antimafia di Rosy Bindi. Vincenzo De Luca, aspirante Governatore Pd in Campania, è il ‘pesce grosso’ nella lista dei candidati che per la loro storia giudiziaria non ottengono dall’Antimafia la patente di legalità. In Campania sono 12 (inizialmente 13) 9 di centro destra e tre – compreso De Luca – per il centro-sinistra, i politici che entrano per reati ‘spia’ di mafia negli elenchi resi noti a poche ore dal silenzio elettorale. Gongolano i Cinque Stelle e gli esponenti della Sinistra usciti indenni dal ciclone Bindi. Uno schiaffo in faccia, invece, a Matteo Renzi che ha annusato nella vicenda un vero e proprio attacco alla sua leadership, sensazioni avvalorate, poi, anche dalle poleniche interne alla stessa commissione anti-mafia. Secondo alcune indiscrezioni, infatti, pare che il nome di De Luca fosse estraneo alla lista fino al 25 maggio e il suo inserimento è stato tenuto nascosto agli stessi componenti della commissione. Non è un caso che il socialista Di Lello, segretario della Commissione presieduta da Rosy Bindi che non ha avuto timore nel precisare che la Bindi. “ha detto una bugia nel momento in cui ha sostenuto che quella lista è stata condivisa con la Commissione perché l’elenco, e sono pronto ad un pubblico confronto, ci è stato fornito, pronto e chiuso, senza la possibilità di effettuare ulteriori verifiche, due minuti prima dell’inizio della conferenza stampa. Bindi ha deciso tutto da sola, insieme con i suoi consulenti e funzionari senza coinvolgere né l’ufficio di Presidenza nè la commissione plenaria”. Fotofinish di campagna elettorale avvelenato, con tanto di resa dei conti tra i democrat. I renziani azzannano Rosy Bindi, in difesa si schierano invece Bersani, Fassina, Fava, Cuperlo, Civati che definiscono “ignobile” ed “indecente” l’assalto al Presidente dell’Antimafia. Sulla Liguria e la Campania si gioca la vera partita delle regionali. Ovvio che in tutto questo marasma che potrebbe avere importanti ripercussioni anche sugli equilibri nazionali, in Campania il candidato del centrodestra Stefano Caldoro (che per il leader Ncd Angelino Alfano “si trova davanti ad un rigore a porta vuota”) abbia ancora una volta precisato che “De Luca non è impresentabile, ma ineleggibile”. Dalle opposizioni si mette a vantaggio l’eclatante occasione, denunciando lo “spettacolo indecente” del Pd perchè se in Campania gli effetti mediatici della bomba deflagarata ieri sia stata colta al volo dal Centro-Destra comunque alle prese con 9 impresentabili, a livello nazionale Grillo e Salvini un’opportunità straordinaria.

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Autore dell'articolo: Monica Di Mauro