BUONE PRATICHE AMBIENTALI: AGROPOLI È “SPIGA VERDE 2022”

La città di Agropoli è “Spiga verde 2022”. Spighe Verdi si rivolge ai Comuni che intendono valorizzare e investire sul proprio patrimonio rurale, migliorando le buone pratiche ambientali. Il Comune, per ottenere la certificazione e il marchio Spiga Verde, deve dimostrare il rispetto di una serie di criteri relativi ad acqua, energia, agricoltura, rifiuti, assetto urbanistico, tutela del paesaggio ed altro. La “Spiga verde – Bandiera blu dell’Agricoltura” viene rilasciata dalla Fee Italia (Foundation for environmental education), la medesima organizzazione che assegna le Bandiere blu, e da Confagricoltura. L’approvazione della candidatura, che avviene su base volontaria, è sottoposta a una commissione di valutazione composta da esperti di enti pubblici e privati. Questa mattina, in una diretta Facebook, in sostituzione dell’evento fisico, sono state annunciate le località assegnatarie del riconoscimento: 63 Comuni in 13 Regioni.

«Dopo la conferma della Bandiera blu e la Bandiera verde dei pediatri – afferma il sindaco Roberto Mutalipassi – per il sesto anno consecutivo, il nostro Comune si conferma Spiga Verde. Per Spighe Verdi sono fondamentali l’educazione allo sviluppo sostenibile, il corretto uso del suolo, la presenza di produzioni agricole tipiche, la sostenibilità e l’innovazione in agricoltura, la qualità dell’offerta turistica, l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione, la raccolta differenziata, la valorizzazione delle aree naturalistiche, la cura dell’arredo urbano. Ci stiamo impegnando affinché la sostenibilità ambientale diventi sempre più il faro ad illuminarci il percorso».

«Spighe Verdi – spiega l’assessore all’Ambiente, Rosa Lampasona – è un programma per lo sviluppo rurale sostenibile, che si pone l’obiettivo di guidare i Comuni a valorizzare e investire sul proprio patrimonio rurale, migliorando le pratiche ambientali. Tocca rimboccarsi le maniche e lavorare ogni giorno affinché l’ambiente sia sempre tutelato e salvaguardato, in ogni momento e in ogni contesto. Il pianeta è uno e tocca a noi lavorare per conservarlo al meglio per le future generazioni».

Autore dell'articolo: Barbara Albero