CACCIA AL BOMBER. MA SERVE?

Quanto incide la presenza di un bomber nell’economia di una stagione in cadetteria? Carpi e Frosinone hanno vinto non avendo nelle proprie fila un “cecchino” inesorabile, basti pensare che nella speciale classifica dei cannonieri bisogna scorrere la graduatoria fino al nono posto per trovare Mbakogu del Carpi di Castori (15 reti nda) e scivolare ancora più dietro, all’undicesimo posto, per scorgere il bomber ciociario Dionisi (14 gol). Le prime posizioni della speciale classifica invece, ad eccezione di Andrea Cocco del Vicenza, “re del gol” con 20 centri, e Andrea Catellani (19 gol), sono occupate da attaccanti di squadre che hanno lottato a lungo per evitare la salvezza o nella migliore delle ipotesi hanno condotto un campionato di assoluta tranquillità, è il caso di Maniero e Calaiò del Catania, Granoche del Modena, Marchi della Pro Vercelli, Ciano del Crotone, Vantaggiato del Livorno. Per primeggiare in serie B non serve, o meglio non basta, disporre di un goleador di razza, ma è necessario un impianto di gioco solido e affidabile. Probabilmente, ed è il rovescio della medaglia, il “bomber” serve soprattutto per garantirsi una salvezza! La Salernitana, in Lega Pro, ha vinto senza poter annoverare tra le sue fila un centravanti “vero”, Calil che per larghi tratti della stagione ha vestito i panni del bomber, non è mai stato, e probabilmente mai lo sarà, un attaccante centrale sul quale poggiare e finalizzare il gioco. Nello specifico della Salernitana, in proiezione cadetta, tutto dipenderà dalla scelta del tecnico. Ovvio che se dovesse restare Menichini il discorso neanche si porrebbe perchè, come già fatto a Crotone in serie B, il tecnico di Ponsacco ripartirebbe ancora da Calil centravanti, diversamente si andrebbe a caccia di un centravanti vero e non è un caso che siano già cominciate le grandi manovre.

Autore dell'articolo: Marcello Festa