CAMERA DI COMMERCIO, VINCE LA FILIERA ISTITUZIONALE –

Vince la linea indicata da Vincenzo De Luca. Almeno sulla carta e prima del segreto delle urne, prima dell’appuntamento con il voto in programma nella seduta del 2 settembre,  quando i 32 rappresentati del consiglio camerale saranno chiamati a scegliere presidente, vice e componenti della giunta allargata a nove rappresentati dei 4 comparti, Agricoltura, Commercio, Industria ed Artigianato. Se fosse mantenuta fede alla promessa fatta ieri, sarà Andrea Prete il presidente della Camera di Commercio di Salerno. Il suo nome non è ancora stato ufficializzato dal comparto degli industriali, ma il  confronto tra artigiani e commercianti che si è tenuto ieri ed è poi proseguito con un incontro  con Fulvio Bonavitacola, il vice presidente della giunta regionale della Campania, ha convinto i rappresentanti dei due comparti a recepire le indicazioni dell’ex sindaco di Salerno, che, ufficialmente, smentisce un suo interessamento alla vicenda camerale, ma indirettamente ed attraverso suoi fedelissimi ( al lavoro anche l’attuale presidente della commissione Bilancio della regione Campania, Franco Picarone)   ha contattato i consiglieri di area deluchiana chiedendo di creare una filiera istituzionale. Nelle scorse settimane in base ad un documento programmatico, artigiani e commercianti, contando su 17 voti,  avevano chiuso un accordo per portare un artigiano alla presidenza ( i nomi in lista erano quelli di  Giuseppe Gallo e di Sergio Casola) ed un rappresentante del commercio alla vice ( Mariano Lazzarini) . L’intesa aveva lasciato fuori gli industriali che, però, insieme agli artigiani erano stati determinanti nella decisione di Guido Arzano di dimettersi dalla presidenza prima della scadenza del mandato naturale. Ma mentre la trattativa era in corso, a sorpresa, gli artigiani avevano virato sui commercianti e lasciato fuori Prete, fin dal primo momento indicato come il possibile successore alla presidenza. Ora resta da capire se la promessa di garantire  una governance sulla stessa lunghezza d’onda della Regione sarà mantenuta e se all’interno dei singoli comparti non si creino ulteriori fratture legate alle scelte dei componenti da far entrare in giunta e alla nomina del vice presidente, per il quale secondo la logica della governance vicina al governatore, dovrebbe essere scelto Sergio Casola. Per eleggere il nuovo vertice servono 22 voti, al primo turno, 17 alla seconda votazione. Lunedì, in riunioni dei singoli comparti, verranno decisi i componenti da votare in giunta.E c’è da scommettersi che in molti giocheranno in questo fine settimana a fare sottrazioni ed addizioni.

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Autore dell'articolo: Marcello Festa