CAMPOLONGO HOSPITAL. PRESIDIO DEI LAVORATORI

In seguito alla sottoscrizione dell’accordo sull’una tantum contrattuale dello scorso 9 aprile tra Aiop Campania, Fp Cisl e Uil Fpl, la Funzione Pubblica CGIL Salerno, unitamente alla FP CGIL Campania, ha organizzato un presidio presso il Campolongo Hospital di Eboli, venerdì 14 giugno dalle ore 9.00 alle ore 11.30, per manifestare contro un accordo che riteniamo svenda i lavoratori della Sanità privata Accreditata di tutta la regione Campania. Presso la sede del Campolongo Hospital, struttura di proprietà del Vice Presidente Aiop, venerdì mattina verranno sottoposti ai lavoratori i verbali conciliativi. La Fp Cgil Campania non ha sottoscritto la pre-intesa ritenendo tali somme non adeguate al risarcimento del danno subito dai lavoratori dopo 12 anni di mancata corresponsione. Esse rappresenterebbero solo il 35 per cento di quanto riconosciuto ai lavoratori della sanità privata accreditata nelle altre regioni d’Italia nelle quali è stato sottoscritto un analogo accordo.

Al presidio parteciperanno lavoratori del settore provenienti dalle diverse province campane, alla presenza del Segretario Regionale della FP Campania Marco D’Acunto, del Segretario della CGIL Salerno Arturo Sessa e di Antonio Marchini della FP Nazionale.

Nelle oltre trenta assemblee convocate su tutto il territorio provinciale, i lavoratori hanno espresso la contrarietà all’accordo facendo partire, in tutta la Campania, già mille diffide verso i datori di lavoro, con le quali hanno dichiarato il dissenso a questa intesa.

Questo accordo peggiorativo  rischia anche di minare le basi del rinnovo contrattuale a livello nazionale. La Campania non può essere il laboratorio di un rinnovo che vedrebbe penalizzate esclusivamente le maestranze. Il comparto della sanità accreditata esercita “funzioni pubbliche” attraverso il sistema della gestione privata, e l’eccellenza che tanto si declama andrebbe misurata non solo sui servizi offerti ai cittadini, ma anche sui diritti che dovrebbero essere garantiti ai lavoratori.

Autore dell'articolo: Barbara Albero