CARABINIERI, FESTA PER I 205 ANNI DELL’ARMA –

Arma dei carabinieri in festa anche a Salerno per il 205esimo Annuale di Fondazione. Stamani, all’interno della caserma “Pezzuto – Arena”, sede del Comando Provinciale Carabinieri di Salerno, si è svolta la cerimonia per la celebrazione della fondazione dell’Arma dei Carabinieri, alla quale hanno preso parte Autorità civili, militari e religiose.

A presiedere la festa il comandante provinciale di Carabinieri Antonino Neosi, alla sua ultima festa al comando di Salerno perchè dopo tre anni a settembre assumerà un nuovo incarico al Comando Generale di Roma.

Tutti schierati nel piazzale Comandanti di Compagnia, Comandanti di Stazione e militari del Comando Provinciale, nonché una rappresentanza delle specialità dell’Arma, con la cornice di alcuni mezzi in dotazione ai diversi reparti.

Nel corso del suo intervento, il Comandante Provinciale dell’Arma, Col. Antonino Neosi, ha posto in evidenza l’impegno quotidiano che i Carabinieri offrono al servizio della collettività, sia come punto di riferimento per il cittadino attraverso una profonda azione di vicinanza alla popolazione, sia nel contrasto alle varie forme di criminalità comune ed organizzata.

Il Comandante Provinciale ha evidenziato l’impegno profuso sul versante della prevenzione, con una capillare attività di vigilanza svolta nei 158 comuni della provincia salernitana, I reati predatori  sono in leggero calo ma molto sentiti dalla popolazione.

Nel corso dell’ultimo anno sono state concluse varie indagini con particolare riguardo ai furti, che hanno consentito di trarre in arresto i componenti – italiani ed extracomunitari – di diversi gruppi delinquenziali, autori di numerosi furti in abitazioni, esercizi commerciali e aziende agricole, perpetrati in tutto il territorio provinciale, dall’Agro Nocerino-Sarnese, al Cilento e al Vallo di Diano, e persino in località di altre province campane.

Grazie ad una approfondita analisi investigativa, sono state individuate tre distinte associazioni per delinquere operanti in Campania e in altri comuni del territorio nazionale, accertando complessivamente circa 150 episodi di truffa in danno di anziani, la maggior parte dei quali consumati in provincia di Salerno.Anche con riferimento alle varie forme di violenza di genere, a cui l’Arma attribuisce sempre maggiore attenzione con una costante attività di formazione in favore dei carabinieri, i reparti del Comando Provinciale hanno profuso il massimo sforzo, riuscendo ad assicurare alla giustizia gli autori di efferati delitti avvenuti, quasi sempre, tra le mura domestiche.

Nella lotta alla criminalità organizzata è stata condotta una manovra investigativa incentrata soprattutto sulle aree più sensibili di questa provincia, ovvero l’Agro Nocerino-Sarnese, la Piana del Sele e il Capoluogo salernitano, dove sono stati individuati e disarticolati sodalizi criminali dediti principalmente alle estorsioni, all’usura e al traffico di stupefacenti.

Con riferimento a quest’ultimo fenomeno, nel tempo si è consolidata un’azione di contrasto basata sulla sinergia tra l’attività preventiva e il lavoro investigativo, che ha portato al sequestro di ingenti quantitativi di droga e ha consentito di colpire sia la fitta rete di spaccio, sia la sovrastruttura che gestisce il traffico di stupefacenti, facendo emergere vere e proprie alleanze criminali strette da alcuni sodalizi.

Nei primi mesi dell’anno, è stato possibile fare piena luce anche su due efferati omicidi maturati in contesti di criminalità organizzata, avvenuti a Scafati e Pontecagnano nel 2015.

Sempre in tema di contrasto al crimine organizzato, sono state intraprese mirate attività, in sinergia con i vari comparti di specialità dell’Arma (NAS, NIL, NOE, NAC e Forestale), finalizzate a prevenire tentativi di infiltrazione mafiosa nel tessuto economico e produttivo locale.

Ed ancora, nello scorso mese di marzo è stata conclusa un’attività investigativa che ha portato all’esecuzione di decine di misure cautelari nei confronti di soggetti, sia italiani che stranieri, facenti parte di un sodalizio criminoso operante nella provincia salernitana, dedito al favoreggiamento e allo sfruttamento dell’immigrazione clandestina. L’indagine ha permesso di fare luce sul fenomeno del caporalato localizzato in particolare nella Piana del Sele, scoprendo altresì le dinamiche di un fenomeno ben più complesso, in cui lo sfruttamento dei migranti nei lavori agricoli, costituisce l’ultimo anello di una catena di delitti di grave allarme sociale.

Durante la cerimonia sono state consegnate le ricompense ai militari che si sono distinti nell’attività di servizio.

Autore dell'articolo: Barbara Albero