CARICA VENTURA: “A CROTONE COME CON IL CITTADELLA”

Parola d’ordine continuità. Quella che è sempre mancata in casa granata, la Salernitana dovrà trovarla stasera nel big match dello Scida di Crotone. L’ennesimo esame di maturità. Stavolta contro la seconda forza del campionato che è ad un passo dalla promozione diretta in massima serie. Gian Piero Ventura dovrà fare a meno del regista Dziczek (neppure convocato per infortunio al pari di Cerci e del lungodegente Mantovani) ed intende imbrigliare gli squali con più di una sorpresa tattica. L’ipotesi sempre più concreta è quelal di un’inedita difesa a “quattro”. Ventura ha in mente un “11” camaleontico capace di cambiare spartito tattico – a seconda delle esigenze – senza neppure attingere dalla panchina. Il tecnico, del resto, sa bene che la gara di stasera allo “Scida” potrebbe dire tanto (per entrambe le squadre) e sembra intenzionato a giocarsi il tutto per tutto. Per il Crotone una sorta di match point con wild card per la massima serie. Per la Salernitana un contro break dopo tanta incostanza di rendimento. “Stasera ci aspetta una partita difficilissima – ha dichiarato ieri mattina Ventura – Incontriamo la squadra più in forma del campionato che, battendo noi, al novanta per cento è in serie A. E’ una gara delicata ed è chiaro che possiamo sperare di fare risultato soltanto se centriamo una buonissima prestazione”.

Numeri alla mano, infatti, il Crotone si sta confermando una schiacciasassi (Benevento a parte). I calabresi sono reduci da 10 risultati utili di fila (7 vittorie e tre pareggi), hanno fatto bottino pieno nelle ultime tre gare di campionato e segnano con una costanza impressionate allo Scida (30 reti nelle ultime 15 gare interne degli squali). I granata, invece, hanno da troppo tempo il mal di trasferta. La Salernitana non vince fuori casa dalla prima di ritorno a Pescara. L’ultimo punto, invece, è stato conquistato in casa della capolista Benevento. Poi 5 ko di fila ed un rendimento altalenante che, di fatto, ha tarpato le ali ai granata. Ventura vorrebbe ripartire dal convincente successo con il Cittadella. “Lunedì abbiamo giocato una grande partita e dobbiamo dare continuità ripartendo da lì e da quanto mostrato anche nella partita con la Juve Stabia (sempre all’Arechi ndA). Se andiamo a Crotone con lo spirito di Ascoli non c’è storia; se invece andiamo allo Scida con l’atteggiamento delle altre due gare credo che la partita sia aperta a tutti i risultati”.

Per farlo, il trainer granata sta pensando di cambiare modulo e uomini in terra pitagorica. Sorprese in tutti i reparti del campo partendo dalla difesa. Davanti a Micai, infatti, l’esterno (offensivo) Cicerelli sembra in vantaggio su Karo come terzino destro (nello stesso ruolo ricoperto a Pescara dall’ex Foggia). Dalla parte opposta Curcio si è meritato una riconferma dopo al buona prova offerta con il Cittadella nell’ultimo turno di campionato. Al centro del pacchetto arretrato Migliorini è certo di una maglia con Aya in vantaggio su Jaroszynski ed Heurtaux (entrambi convocati, ma non al top). Sui due schermi della difesa non ci sono dubbi: Akpa Akpro e Di Tacchio agiranno da centromediani metodisti. Leggermente più avanti il centrocampo fosforo, potenza e fantasia composto da Lombardi, Kiyine e Gondo. Unica punta, l’ex di turno Milan Djuric. A dare un rapido sguardo a ruoli ed interpreti granata salta agli occhi la possibilità che la compagnia di Ventura possa disporsi in campo anche con ben altro scacchiere: sia con il 4-4-2 (con la variante del 4-2-4), sia con il tridente. “Il Crotone gioca da squadra – conclude il tecnico dell’ippocampo – non c’è un singolo calciatore ma un gruppo che sta facendo benissimo. Dovremo essere bravi e scendere in campo con l’approccio giusto per giocare da squadra come loro e meglio di loro”. Più che un monito, un messaggio neanche tanto subliminale, sulla duttilità tattica che potrebbe essere l’arma vincente per sbancare la roccaforte pitagorica.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta