Cartoline da Salerno. Si presentava così questa mattina l’arenile di Santa Teresa, pronto ad accogliere domani migliaia di salernitani e visitatori che intenderanno trascorrere in completo e totale relax la giornata del 25 aprile. Il lungo ponte festivo sta, già, comunque garantendo buoni risultati in termini di presenze e riscontri commerciali, mani congiunte perchè le previsioni meteo per le prossime ore non promettono mirabilie ma, assicurano gli esperti, la situazione è assolutamente variabile. Lo splendido arenile è diventato ormai un cult di Salerno, un’intuizione geniale e vincente, il modo migliore per valorizzare quello che rappresenta, indubbiamente, il pezzo forte della città del futuro, una città che dovrà necessariamente e definitivamente diventare turistica. A completare il quadro provvederà poi Piazza della Libertà i cui lavori proseguono spediti. Una volta rimosse gru e ponteggi, il fronte del mare a nord della città di Salerno sarà completo a totalmente fruibile. Con le nostre telecamere ci spostiamo ora di pochi km, cinque per la precisione. Questa è ancora Salerno e questo è ancora il Lungomare di Salerno, per la precisione Lungomare Tafuri a pochi metri dalla Piscina Vitale, di fianco all’ex Ostello della Gioventù. Stessa città ma immagine diametralmente opposta. Non è la prima volta che denunciamo la presenza di questi cumuli di sabbia, autentiche montagne che non danno, di certo, un’immagine gradevole di quella parte di water front. Lì i lavori di consolidamento della terrazza sul mare vanno avanti a ritmi lentissimi, si lavorio con il freno a mano turato. E’ vero che qualche montagna di sabbia è scomparsa rispetto ad un mese fa quando per la prima volta ci eravamo occupati del problema ma è ancora troppo poco, soprattutto non si rende giustizia ad un tratto del lungomare salernitano meritevole della stessa attenzione e della stessa cura. Da Palazzo di Città assicurano che i lavori sono a buon punto, che presto anche il lungomare Tafuri, quella parte interessata dai lavori, sarà perfettamente fruibile, ma intanto resta la doppia velocità, la doppia immagine. Quella splendida e incantevole di Santa Teresa e l’altra decisamente meno accattivante della zona orientale.
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