CASO FONDERIE PISANO, LE IENE A SALERNO –

Trasferire le fonderie Pisano di Fratte altrove, se ne parla da anni ma nulla cambia tra fermi della produzione, indagini della magistratura, rilievi dell’Arpac, proteste dei cittadini e provvedimenti della procura di Salerno. Sebbene da tempo si sta affrontando la possibilità di delocalizzare la fabbrica di via de’ Greci con la manifestata volontà della proprietà il percorso sembra sempre troppo lontano e possibile. E così ancora una volta il comitato dei cittadini torna alla ribalta questa volta nazionale con una puntata delle Iene che ieri sera ha trasmesso in onda un servizio sull’azienda di Fratte che dal 1961 lavora la

ghisa. Da anni le Fonderie Pisano rilasciano fumi proprio in mezzo alle case. Con questo principale concetto legato ai diversi decessi da tumore avuti nell’area che si muove la puntata che per oltre 12 minuti ha acceso nuovamente i riflettori sul caso delle fonderie.
Il rione Fratte viene letteralmente investito dai fumi delle fonderie rimarca la giornalista delle ieri riprendo nel corso della puntata anche lo studio condotto dall’Istituto nazionale tumori che ha accertato che nel suolo e nell’aria del rione c’è una presenza molto elevata di metalli pesanti. “Questi stessi metalli a cancerogenesi certa sono stati trovati nel sangue di 400 volontari”, tutte persone che abitano vicino alle fonderie, così come sostiene il dottor Paolo Fierro dell’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli.
Fino a oggi non c’è nessuna prova scientifica che i tanti tumori nel rione fratte siano direttamente correlati alle emissioni delle fonderie sebbene la magistratura ne abbia disposto il sequestro per il “danno alla salute dei cittadini che abitano nelle immediate vicinanze”.
Il primo atto dell’arrivo a Salerno delle Iene si era già consumato con una sorta di scontro confronto tra la giornalista Roberta Rei con il governatore Vincenzo De Luca nel corso di un’intervista non programmata a Palazzo di Città, poi in seconda battuta anche con il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli.

Autore dell'articolo: Barbara Albero