CASO REGGIANA: DOMANI TOCCA AL GIUDICE SPORTIVO

E’ attesa, come da prassi, per domani la decisione del giudice sportivo in merito alla mancata disputa della gara tra Salernitana e Reggiana, in calendario per sabato scorso. La gara, come noto, non ha avuto luogo a causa dell’assenza della Reggiana che ha comunicato solo intorno alle 14 di sabato la sua decisione, trasmessa tramite pec alla Lega a cui avrebbe inoltrato anche un documento dell’Asl di Reggio Emilia, attestante l’impossibilità della squadra di Alvini, che il giorno prima della partita aveva avuto un duro sfogo sui social, di recarsi a Salerno.
Come da regolamento, l’arbitro Marchetti di Ostia ha atteso i canonici quarantacinque minuti prima di chiudere la contesa. Il referto sarà esaminato dal giudice sportivo che non potrà che procedere come si fa in questi casi, assegnando, cioè, la vittoria a tavolino per tre a zero alla Salernitana. La vicenda, ovviamente, non finirà qui perchè la Reggiana farà ricorso. Il club emiliano dovrà scontrarsi, però, con l’ostacolo rappresentato dal regolamento della Lega B, firmato ed accettato da tutti, che prevede la possibilità di chiedere il rinvio della gara in una sola occasione e la Reggiana, va ricordato, si era avvalsa di tale facoltà per la sfida col Cittadella. A questo punto, visto l’elevato numero di contagiati, resta da appurare se la Reggiana potrà scendere in campo nel prossimo turno e, nel caso in cui dovesse permanere la situazione accusata alla vigilia della gara di Salerno, se il Venezia, prossimo avversario degli emiliani, accetterà una eventuale richiesta di rinvio.
Si ipotizza anche una revisione del regolamento, ma è chiaro a tutti che questo campionato dovrà proseguire ed arrivare in qualche modo a conclusione prima di tutto per una questione economica, vitale più che mai per i club cadetti. Il resto, comprese le espressioni risentite a dir poco che il diesse della Reggiana, Tosi, ha riservato alla Salernitana, passa in secondo piano dinanzi alla necessità di salvare il salvabile in una stagione senza pubblico e con introiti ridotti.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto