CATELLO LAMBIASE SU FONDERIE PISANO. “E’ LA POLITICA A DOVER DECIDERE ASSUMENDOSI RESPONSABILITÀ”

“Stamattina ho partecipato alla conferenza stampa indetta dall’Associazione Salute e Vita per presentare la richiesta della revoca dell’autorizzazione ambientale rilasciata in pieno lockdown alle Fonderie Pisano.

Durante l’incontro ho raccontato le prime impressioni sul tavolo tecnico istituito dalla Commissione ambiente del Comune di Salerno che il 12 Aprile si è riunito la prima volta ed al quale partecipo come rappresentante della minoranza”. E’ quanto scrive in una nota il consigliere comunale Catello Lambiase,  capogruppo del M5S a Palazzo di Città a Salerno.

“Da anni, da cittadino e da medico, mi occupo della problematica molto sentita dalla cittadinanza ed in particolare dagli abitanti della Valle dell’Irno; da rappresentante delle istituzioni è stato da subito uno dei “problemi”  da mettere al centro del mio impegno politico, chiedendo a gran voce di metterlo all’ordine del giorno della Commissione e firmando una interrogazione consiliare.

Nel ringraziare i cittadini dell’Associazione Salute e Vita per l’impegno costante a mantenere alta l’attenzione mediatica sull’argomento, senza la quale nessun tavolo tecnico sarebbe stato istituito, ho sottolineato il cambio di passo che ho notato nell’avviare il confronto sull’argomento, che sembrava un tabù per il Comune di Salerno; ho tenuto, tuttavia, a rimarcare la mia azione di controllo e di vigilanza che ho tenuto nella prima riunione e che terrò lungo tutto il percorso. Ad esempio ho chiesto (ed ho avuto rassicurazioni) sulla pubblicazione in lingua italiana dello studio Spes, che, inspiegabilmente, è stato a lungo chiuso in un cassetto e poi pubblicato in lingua anglosassone.
Per formazione culturale metto il massimo impegno nelle azioni che intraprendo e farò lo stesso in questo caso, chiedendo a tutti gli attori del Tavolo parole di verità perché è in gioco la salute dei cittadini ed il lavoro, che sono due condizioni da difendere a tutti i costi. Ho ascoltato da alcuni tecnici delle affermazioni gravi (fatte prevalentemente ai media) di cui chiederò conto durante i successivi incontri avendo tuttavia un atteggiamento costruttivo.

Le evidenze scientifiche dello studio Spes e dello studio epidemiologico dell’ISS sono sempre più robuste a favore dell’inquinamento della Valle da parte dell’opifico.

Ritengo, tuttavia, che a parte le evidenze medico scientifiche di cui si chiede conto all’ASL di Salerno, all’Arpac ed all’istituto zooprofilattico, sia sempre la politica a dover decidere: il primo cittadino non può lavarsene le mani passando il problema ai tecnici; durante l’emergenza pandemica i vari comitati tecnico-scientifici hanno dato e stanno dando pareri tecnici ma la primazia della politica la pone nel ruolo di decidere e prendere le responsabilità: sinora le amministrazioni comunali e regionali che si sono succedute hanno chiuso gli occhi di fronte ad un problema che non può essere più rimandato: dove sono, le Fonderie devono essere chiuse, e solo la chiusura potrà anche accelerare ogni ipotesi di delocalizzazione che, altrimenti, sembra la solita “scusa” per rimandare la chiusura. Non consentirò passerelle politiche sulla pelle della salute dei cittadini da parte di chi, in previsione delle elezioni, voglia riaccendere ad arte l’attenzione sulla problematica per poi insabbiarla ad urne chiuse”.

Autore dell'articolo: Barbara Albero