CAVA DE’ TIRRENI. SALTA L’INCONTRO DEL SINDACO SERVALLI CON IL RAGAZZINO AGGREDITO –

Non c’è stato l’incontro con la famiglia del giovane dodicenne salernitano vittima di un episodio di bullismo nella città di Cava de’ Tirreni,  programmato dal sindaco Vincenzo Servalli questa mattina alle 10 al Municipio. Proprio per smorzare i toni della vicenda, che ieri mattina è stata formalizzata con una denuncia alla stazione di Carabinieri di Baronissi, dove la famiglia è domiciliata da parte dei genitori di Antonio, accerchiato in strada perché  indossava una mascherina ed una maglia della Salernitana, il primo cittadino metelliano dopo aver condannato il tentativo di aggressione nei confronti del dodicenne dispiaciuto per l’accaduto aveva invitato il piccolo al Comune di Cava de’ Tirreni  per ribaltare il ricordo di un brutto pomeriggio con una giornata di spensieratezza. .

Un incontro per trasmettere un messaggio di serenità da parte di tutti i cavesi, ha detto il sindaco questa mattina dopo aver atteso invano l’arrivo al comune del piccolo Antonio, ed aver tentato piu’ volte di contattare telefonicamente il padre Camillo Melchiorre,  che giunto in prossimità del parcheggio alle spalle del comune notando un gruppo di persone ha ritenuto di andare via perché il bambino si sarebbe spaventato.

Il sindaco rinnovando l’invito a data da definire ha ribadito piu’ volte parlando ai giornalisti alla presenza anche di agenti di polizia e militari dell’arma dei carabinieri, che un gruppo di facinorosi non può essere assimilato nella tifoseria. Si tratterebbe infatti di ragazzini, un episodio ha dichiarato il primo cittadino Servalli, piu’ assimilabile ad episodi di bullismo e non al tifo sportivo.

 

 

 

 

Autore dell'articolo: Barbara Albero