CECCHINO BOCALON, DOPPIETTA E CODA NEL MIRINO

Un(a) Coda che torna d’attualità. E adesso tutti a fare il paragone con il recente passato della Salernitana. Dopo la doppietta di Bocalon all’esordio all’Arechi era quasi inevitabile che ci si scatenasse su paralleli e paragoni. Diciamolo subito e a scanso di qualsiasi equivoco: le differenze tra i due sono tante, ma c’è anche un comune denominatore: il vizietto del gol. Quello più importante. Imprescindibile, per qualsiasi centravanti e soprattutto per qualsiasi squadra. Coda lo ha dimostrato in due anni con 33 reti in campionato. Bocalon si è presentato nel migliore dei modi con una doppietta all’esordio nel principe degli stadi, quattro reti in partite ufficiali e sempre nel tabellino dei marcatori all’Arechi (tre sigilli in due partite di cui una coppa Italia contro l’Alessandria). A sorridere naturalmente è soltanto la Salernitana. Che prima ha esultato per i quasi 3 milioni incassati dal Benevento per la cessione di Coda e poi dopo per averne spesi poco più di 200mila per l’acquisto di Bocalon.

Già, perché se l’ex Alessandria continua a segnare con la costanza messa in mostra in questo primo mese vissuto con indosso la maglia granata allora sì che molto presto varrà proprio le cifre sborsate per il suo predecessore. Ma per pensare a questo ci sarà tempo in futuro, ora la Salernitana vuole solamente godersi il suo nuovo bomber. La facilità che ha nel segnare, meglio ancora nel calciare quasi sempre nello specchio della porta, è disarmante. Soprattutto per le difese avversarie. Da vero uomo di area di rigore. Talmente disarmante che non ha perso troppo tempo per far vedere a tutti le sue qualità. 4 gol in quattro partite sono un ottimo biglietto da visita. Soprattutto se si pensa che Coda all’inizio fece fatica a carburare, dovendo aspettare addirittura dodici giornate per fare il suo primo gol con la Salernitana. Anche quella volta, era la trasferta di Lanciano, fu una doppietta, proprio come quella realizzata da Bocalon lunedì sera. 2 palloni calciati nello specchio della porta e 2 gol, questo è il dato inconfutabile prodotto al termine dei novanta minuti con gli umbri. C’è di più nel match al microscopio del doge: 23 palle giocate, 13 passaggi riusciti, 3 giocate utili, 5 falli subiti, 8 le palle lavorate in area. Unica nota stonata, tralasciando quel piede mancino che usa quasi esclusivamente solo per correre, le 8 palle perse ed i 7 duelli persi. Impossibile essere perfetti. Per migliorare poi c’è sempre tempo. E poi l’importante è che segni. Del resto a Bocalon si chiedono prevalentemente i gol, gli stessi che da sempre fanno parte del suo repertorio personale ma che mai erano arrivati così presto. L’ano scorso ad Alessandria si sbloccò alla quinta di campionato. Nella stagione precedente alla sesta. Oggi la partenza è stata super per arrivare a(lla) Coda serviranno ancora tanti altri gol.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta