CHE COS’È IL 5 PER MILLE E PERCHÉ È IMPORTANTE PER LE ASSOCIAZIONI NO PROFIT

Sul modulo della dichiarazione dei redditi, è presente una piccola sezione destinata al 5×1000. Compilando questa parte, il contribuente può destinare una quota dell’IRPEF a un’associazione no profit di sua scelta.

Questo semplice gesto non prevede, per il donatore, nessuna spesa aggiuntiva, ma riveste una grande importanza per il beneficiario. È infatti anche grazie a questi contributi che gli enti no profit possono portare avanti progetti e iniziative dal grande impatto sociale.

In questo articolo andremo a delineare alcune importanti informazioni sul 5×1000: cos’è, quali sono i requisiti che deve possedere il beneficiario per poter ricevere questo tipo di donazione e perché risulta così importante per ONLUS come Medici Senza Frontiere e altre associazioni no profit.

5 per mille: cos’è

Il termine “5 per mille” non è scelto a caso. Fa infatti riferimento alla quota di IRPEF che il contribuente può decidere di destinare a un’associazione no profit che abbia ottenuto l’accreditamento.

Per sapere quali enti possono beneficiare di questo sostegno economico, è possibile seguire due strade:

  • cercare l’elenco pubblicato sul sito dell’Agenzia delle Entrate;
  • visitare il sito web ufficiale dell’associazione alla quale si vorrebbe destinare il 5 per mille.

Al fine di mantenere il diritto a ottenere questo tipo di donazione, gli enti accreditati devono presentare annualmente una rendicontazione che indichi chiaramente l’uso che è stato fatto delle quote ricevute.

Come si fa a donare il 5×1000

Donare questa quota dell’IRPEF è molto semplice. Per farlo è sufficiente seguire i seguenti passaggi:

  • individuare l’associazione o l’ente in favore del quale si desidera effettuare la donazione, consultando l’elenco apposito;
  • firmare, in sede di dichiarazione dei redditi, la casella relativa al settore di attività dell’associazione scelta;
  • indicare il codice fiscale dell’associazione o dell’ente scelto.

Nel caso in cui si saltasse quest’ultimo passaggio, la propria quota di IRPEF verrebbe suddivisa tra le varie associazioni accreditate e operanti nel settore scelto.

È importante ricordare che il donatore rimane del tutto anonimo, in quanto l’Agenzia delle Entrate assegna alle associazioni la somma di denaro totale ottenuta dalle donazioni, senza fornire i nominativi.

Perché è importante per le associazioni

Devolvere il proprio 5 per mille a favore di una Onlus o di un’altra associazione della quale si condividono valori e missioni è più importante di quanto si possa pensare. Nonostante si tratti di un’operazione molto semplice e per nulla impegnativa, permette a queste realtà di raccogliere fondi indispensabili per portare avanti progetti e attività sociali e umanitarie.

Naturalmente, l’ammontare della somma ottenuta è molto variabile e dipende dal numero di contribuenti che scelgono di destinare la propria quota a ogni associazione accreditata. Indipendentemente da questo, anche una piccola somma di denaro può fare la differenza e consentire – insieme ai proventi derivanti da donazioni singole o mensili, lasciti testamentari e raccolte fondi e via dicendo – di dare il via a iniziative che, altrimenti, potrebbero rimanere chiuse in un cassetto e non vedere mai la luce.

Perché è importante scegliere in modo consapevole

Proprio quest’ultimo aspetto fa capire chiaramente quanto sia importante scegliere con consapevolezza a quale associazione destinare il proprio contributo. Per non sbagliare, è importante valutare con attenzione non solo gli intenti, ma anche, se non soprattutto, i progetti effettivamente realizzati e gli obiettivi concreti raggiunti.

Informarsi bene, consultare il sito web ufficiale della no profit di proprio interesse, accertarsi che gli obiettivi perseguiti siano in linea con i propri ideali e valutare l’efficienza con la quale i fondi ottenuti vengono utilizzati sono tutti passaggi che possono aiutare a decidere in modo coscienzioso a chi destinare il proprio 5×1000.

Autore dell'articolo: Redazione