CHIUSURE E RESTRIZIONI DEL NUOVO DPCM. L’APPELLO DEI RISTORATORI –

“Chiudere alle 18 significa non aprire più”. Il premier Conte firma il nuovo decreto valido fino al 24 novembre. Bar e ristoranti chiusi alle 18. Stop anche a piscine e palestre
Se non si adottano misure economiche strutturali sarà la chiusura per molte attività”. L’Associazione Commercianti per Salerno manifesta ancora una volta il proprio dissenso contro le politiche del governo e della regione. L’ultimo Dpcm ha sancito in pratica la morte del commercio. C’è ribellione, scarsa fiducia, il timore di ricevere solo promesse mentre gli imprenditori sono nell’impossibilità di proseguire nelle loro attività.

A partire da oggi cos’ì come previsto dal decreto, cui però fa seguito l’ultima ordinanza regionale della Campania la nr. 85 le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle ore 5.00 fino alle 18.00, il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi. dopo le 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico, mentre è consentito l’asporto per il quale scatta il divieto dalle ore 22,30. Sono esclusi dal divieto gli esercizi di ristorazione che ordinariamente svolgono attività di asporto con consegna all’utenza in auto, i quali possono esercitare la propria attività nel rispetto delle misure di prevenzione e sicurezza vigenti, assicurando un sistema di prenotazione da remoto. La consegna a domicilio è comunque ammessa, con possibilità di disporre la partenza dell’ultima consegna fino alle ore 23,00”.
Forti le proteste dei commercianti che chiedono aiuti immediati, altrimenti la ristorazione è morta.

Autore dell'articolo: Barbara Albero