Fino al 31 gennaio sarà possibile acquistare, cedere, scambiare, prestare calciatori. La Salernitana sta valutando le mosse da compiere e la sensazione è che voglia prima definire la cessione di Casasola al Verona. Poi, bisognerà anche capire con quale modulo Gregucci intenderà affrontare il girone di ritorno per inserire le pedine nei ruoli eventualmente scoperti. Di sicuro, potrebbe servire qualche centrocampista visto che alcuni sono in partenza ed altri sono da tempo fermi ai box. In difesa, invece, si valuteranno le condizioni di Bernardini, che non gioca da tredici mesi, e la posizione di Perticone, richiesto dal Venezia, prima di ingaggiare un altro centrale (Monaco del Perugia è da mesi in attesa). Sulle corsie laterali c’è la lacuna di sempre a sinistra mentre a destra l’ingorgo estivo potrebbe essere alleggerito con la partenza di Casasola. In attacco, poi, per ora si dà la caccia agli esterni con Stoian in cima alle preferenze. Il rumeno è braccato anche dal Venezia di Zenga con cui ha condiviso l’esperienza dello scorso anno a Crotone ma condivide anche l’agente. Le punte centrali a disposizione non hanno garantito nel girone di andata i gol che il management si attendeva, ma godono ancora della fiducia dello stesso. Certo è che, qualora non si dovessero operare nuovi innesti, ci si accollerebbe una bella responsabilità perchè nel girone di ritorno tutte le squadre sono solite rinforzarsi o provare a farlo, specie in prima linea. La Salernitana, per ora, dà fiducia ai suoi attaccanti anche per dare forza e valore alle scelte estive. C’è coerenza sotto questo aspetto, non c’è che dire. Da una parte c’è la voglia di non deprezzare gli investimenti di agosto, dall’altra quella di non sconfessare se stessi. Vuletich e Djuric sono state scelte precise della società, Jallow il regalo a Colantuono. Nessuno dei tre, al di là della paternità delle scelte, ha convinto. Sarebbe facile, ora, andare sul mercato con un bel po’ di euro in tasca ed ingaggiare uno o più attaccanti che, almeno sulla carta, possano garantire più gol di chi è giunto a Salerno l’estate scorsa. Ciò che sul mercato non può essere acquistato è la capacità di programmare, di dare un senso ed una prospettiva alle scelte di mercato. Non si può acquistare neanche l’onestà intellettuale, la capacità di ammettere i propri errori e di chiedere, magari, anche scusa. Difese d’ufficio, condite pure da qualche colorita espressione, si sprecano e c’è chi è ancora disposto a fare da sponda, a credere, a lasciar passare, ad accettare tutto per buono senza chiedere perchè. Prima dei calciatori, la Salernitana dovrebbe dotarsi di tutto questo. Solo così potrebbe davvero crescere senza dover necessariamente esibire dei risultati per giustificare e legittimare il proprio operato. Il club granata, però, da questo orecchio non ci sente. Tanto l’applauso e l’inchino dei cortigiani non mancherà ed allora perchè mettersi in discussione e provare davvero a migliorarsi?
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