COL-MARE, LO SPORT PER IL RECUPERO DEI RAGAZZI SOTTOPOSTI A PROCEDIMENTI PENALI –

E’ stato presentato questa mattina, presso la sede delle politiche sociali del Comune di Salerno, a Torrione, i Progetto COL-MARE Salerno, sottoscritto da: Comune di Salerno (Assessorato politiche sociali e giovanili, Paola De Roberto), Tribunale e Procura dei Minori di Salerno, Centro per la Giustizia Minorile della Campania e per le attività di campo da: Federazione Italiana Canoa Kayak (F.I.C.K.), Circolo Canottieri IRNO, Lega Navale Italiana Salerno, Società Nazionale di Salvamento Pontecagnano. L’iniziativa è stata elaborata e predisposta dall’ing. Maurizio Avallone, Consigliere della Federazione (F.I.C.K.), che da oltre dieci anni opera in sinergia con il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità per la predisposizione di Progetti allo scopo di offrire ai ragazzi dell’area penale la prospettiva di una possibile e completa integrazione dando loro la possibilità̀ di realizzare le proprie capacità atletiche, di fare squadra utilizzando l’attività della canoa come fattore di recupero e integrazione sociale per giovani in situazione di particolare fragilità e disagio.
COL-MARE Salerno intende realizzare la più ampia interconnessione con le risorse territoriali della città di Salerno per la realizzazione di opportunità educative e di socializzazione per i minori e giovani (14-25 anni) sottoposti a procedimenti penali, al fine di favorire esperienze di orientamento, formative, sportive e culturali.
Nella città di Salerno, come in tutte le grandi aree urbane e metropolitane, per l’obiettiva complessità della condizione giovanile, nonché in relazione a situazioni di disagio e diffuso malessere sociale, si è imposto e si impone un articolato e consapevole intervento istituzionale, del volontariato e del privato sociale.
Lo sport è considerato elemento fondamentale per favorire l’inclusione sociale dei minori e giovani sottoposti a procedimenti penali e a rischio e l’attività sportiva costituisce fenomeno di grande rilevanza sociale che per le insite implicazioni di carattere educativo, tecnico, sociale e ricreativo rappresentando un valore fondamentale per individui e collettività. Pertanto, è un valido strumento di ridefinizione di modelli di valori condivisi e di adesione a modelli di relazione basati sul rispetto delle regole, dell’autodiscipline e aggregazione, occasioni di crescita e maturazione.
Visto: che la quotidianità dei giovani ed adolescenti è troppo spesso caratterizzata da una diffusa frammentarietà di aspettative, bisogni ed identità, è condiviso il loro diritto/dovere ad una socializzazione attiva e ad un’identità come “cittadini fruitori di servizi”; che, in ragione di una più generale “cultura dei diritti”, il territorio, ed in particolare “il mare”, si configura come spazio suggestivo di aggregazione e di socializzazione, di accoglienza e solidarietà, di opportunità educative, culturali, ricreative e sportive; che le finalità del Dipartimento di Giustizia Minorile e dell’Assessorato politiche sociali e giovanili, le strategie di sostegno all’adolescenza, risultano ampiamente convergenti con le finalità dei partner di questo protocollo; che in questo quadro, l’Assessorato politiche sociali e giovanili e il Centro Giustizia Minorile intendono sviluppare la più ampia collaborazione nell’ottica della realizzazione di una rete quanto più ampia possibile, al fine di offrire ai minori in area penale e a rischio, spazi di aggregazione e possibilità di esperienze e relazioni significative; si è convenuto di realizzare un rapporto di collaborazione con carattere di sistematicità tra il Centro Giustizia Minorile ed in particolare con USM Salerno, l’Assessorato politiche sociali e giovanili del Comune di Salerno e F.I.C.K., L.N.I., Circolo Canottieri IRNO, Società Nazionale di Salvamento Pontecagnano al fine di promuovere attività sportivo-formative e di promozione sociale, culturale, educative realizzate in Salerno, in un contesto d’integrazione teso a creare inclusione sociale e ben-essere per i minori e giovani sottoposti a procedimenti penali e a rischio, in ragione della comune volontà di favorire sinergie tra coloro i quali, a diverso titolo, operano per la promozione dello sport, cultura e promozione sociale sul territorio, ed in particolare, sul mare.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro