COLANTUONO: MANAGER PER LA PROMOZIONE

L’intesa c’era da tempo. A breve arriverà anche l’ufficialità. Per il momento è bastata una stretta di mano. E così fiducia rinnovata e futuro già programmato tra Stefano Colantuono e la Salernitana. Claudio Lotito non ha lasciato nulla al caso nell’ultima riunione svoltasi qualche giorno fa, come da copione, nel suo quartier generale di Villa San Sebastiano a Roma. Toni amichevoli tra i due, ma estrema chiarezza, come avvenuto sin dal primo incontro. Ogni pezzo del puzzle, su espressa richiesta dell’allenatore, pare sia stato una volta e per tutte posizionato correttamente al suo posto. Con altrettante promesse fatte dalla proprietà. Che ovviamente nei prossimi mesi andranno poi mantenute, a partire dal rinnovo contrattuale dell’attuale tecnico granata fino al 2020 che può considerarsi ormai già cosa certa.

Accordo su tutto, con tanto di eventuali bonus in caso di determinati risultati raggiunti, ma soltanto nelle prossime settimane il contratto verrà prima ratificato e successivamente depositato. Aspettando l’ufficialità, la Salernitana ha inteso affidare a Colantuono un ruolo da manager in stile inglese. Primo step alzare l’asticella nel prossimo campionato e provare a dare fastidio alle cosiddette big fino all’ultima partita. Secondo obiettivo puntare dritto alla promozione l’anno seguente qualora le cose non dovessero andare nel verso giusto al termine della prossima stagione. Per evitare possibili contrattempi lungo un percorso che si preannuncia avvincente ma anche difficile, società e staff tecnico hanno ragionamento con estrema attenzione anche sul discorso legato alle strutture sportive. Un altro aspetto sul quale Colantuono non ha ammesso errori, soprattutto dopo aver appurato sulla propria pelle le difficoltà che ormai da anni attanagliano la Salernitana. Ma parallelamente alla decisione del nuovo quartier generale, al campo Volpe si svolgeranno i primi due allenamenti che daranno il via alla prossima stagione, bisognerà ragionare sulla campagna acquisti estivi. Già, i rinforzi.

Di fatto il pezzo del puzzle più difficile da posizionare, ma una volta trovato il suo posto sono bastati poi pochi minuti per concluderlo: il budget a disposizione non sarà da primissima fascia ma consentirà comunque di poter costruire una squadra capace di lottare per il traguardo dei playoff. Ma oltre alla disponibilità economica conterà anche e soprattutto la capacità di saper scegliere gli uomini giusti per una squadra camaleontica ancora tutta da plasmare. L’intesa c’è, i programmi pure, adesso bisogna solo dare seguito con i fatti.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta