COMPRARE AZIONI SONY: ECCO COSA C’È DA SAPERE PRIMA DI INVESTIRE NEL 2021

Chi non ha mai sentito parlare delle televisioni Sony o della fantasmagorica Playstation? Tutti conosciamo i prodotti di quella che è probabilmente una delle compagnie giapponesi maggiormente conosciute in tutto il mondo.

Non sorprende perciò che sia nato un interesse sempre maggiore verso il colosso nipponico da parte di una buona fetta di trader online, il cui interesse verso le azioni Sony è andato creandosi proprio dalla nicchia retail che va a comporre la variegata “famiglia” del trading online.

Azioni Sony: struttura aziendale

Al momento, la Sony Corporation è una realtà decennale affermata nel mercato globale e la sua principali sussidiarie maggiormente attive sono divise in quattro settori operativi fondamentali relativi all’elettronica:

  • La Sony Interactive Entertainment: è la compagnia attiva principalmente nell’ambito delle console e dei videogiochi, ed è stata fondata nel 1993 come sussidiaria della Sony in ottica di ricerca, sviluppo, produzione e vendita di hardware riguardanti per lo più il marchio Playstation, la cui console targata PS5 è arrivata nei scaffali dei negozi di tutto il mondo nel natale 2020.
  • La Sony Music: è una società controllata dalla Sony sin dal 1988, quando il gruppo acquistò il catalogo dei dischi CBS per la cifra di 2 miliardi di dollari, a cui succederanno altri acquisti di rilievo, fino a far diventare la SM una delle tre etichette discografiche maggior (conosciute anche come Major) dell’industria musicale insieme alla Universal Music Group e alla Warner Music Group.
  • La Sony Pictures Entertainment: è la società controllata dalla Sony adibita alla distribuzione e produzione di materiale televisivo e cinematografico, la quale comprende diversi marchi di intrattenimento e studi cinematografici acquisiti negli anni, tra i quali spiccano la TriStar Pictures, la Columbia Pictures e la GSN, per alcuni esempi di un certo spessore.
  • La Sony Mobile Communications: è la sussidiaria del colosso giapponese adibito alla produzione di prodotti relativi alla telefonia mobile e alle telecomunicazioni.

Quando si decide perciò di investire in Sony si investe in una multinazionale conglomerata ben strutturata e diversificata, nonostante il suo focus rimanga il settore dell’elettronica di consumo e di intrattenimento.

Azioni Sony: i competitors

Per quanto riguarda i maggiori competitors del gruppo Sony, la società nipponica soffre la concorrenza di diverse aziende a seconda del segmento di cui stiamo parlando. Ciononostante, per poter prevedere l’andamento futuro della sua quotazione in Borsa, è di vitale importanza tenere d’occhio queste società rivali. Tra queste spiccano:

  • La Activision Blizzard, la Microsoft e la Tencent per quanto riguarda il settore relativo ai videogiochi e alle console.
  • La Universal Music Group e la Warner Music Group per quanto riguarda il settore relativo alle produzioni discografiche.
  • La Warner Bros., la Disney, la Metro-Goldwyn-Mayer (MGM) e la Fox per quanto riguarda il settore relativo all’ambito cinematografico.
  • La Apple, Nokia e la Samsung per quanto riguarda il settore relativo alla telefonia mobile.

A questo punto però, ad alcuni dei nostri lettori potrebbe sorgere la domanda spontanea: come fare a investire in azioni Sony se si parte da 0?

Azioni Sony: come investire

Per investire in azioni Sony, oggi il metodo maggiormente utilizzato è quello di accedere a una piattaforma per il trading online. Per accedervi, ci sarà però bisogno di un intermediario finanziario: il broker online.

I broker online che ci daranno accesso ai mercati finanziari tramite un account trader dovranno essere selezionati esclusivamente tra quelli ritenuti autorizzati, e cioè con all’attivo tutte le licenze ed autorizzazioni del caso.

Ad esempio, per quel che concerne l’Europa Continentale la licenza utilizzata dai principali broker online è quella rilasciata dalla CySEC, mentre per l’Italia si necessita anche dell’autorizzazione della CONSOB. Un discorso a parte va fatto poi per i territori d’oltremanica, dove si abbisogna della licenza rilasciata dalla FCA.

Autore dell'articolo: Redazione