CONDANNATO FENIELLO. PORTÒ FIORI PER IL FIGLIO MORTO ALL’HOTEL RIGOPIANO

Una condanna per essersi introdotto nell’area dell’hotel. E’ quella che si è vista notificare Alessio Feniello, il papà di Stefano, una delle 29 vittime della valanga che nel gennaio del 2017 travolse la struttura alberghiera di Rigopiano di Farindola. L’uomo, originario di Valva,  per la procura del Tribunale di Pescara avrebbe violato i sigilli nell’area interdetta dell’Hotel per portare i fiori per il figlio morto nella tragedia delle neve abruzzese e gli è stata applicata la pena pecuniaria, un’ammenda di 4550 euro.

A firmare il decreto di condanna penale, su proposta del procuratore capo Massimiliano Serpi e del sostituto Salvatore Campochiaro, è stato il Gip (giudice per le indagini preliminari) Elio Bongrazio del tribunale di Pescara.

Come si legge nella condanna, la colpa di Feniello è stata quella di «introdursi abusivamente e permanendovi nonostante ripetute diffide e inviti ad uscirne rivoltigli da appartenti alle forze dell’ordine addetti alla vigilanza del sito

Feniello ha mostrato la sua rabbia e incredulità per questa condanna con un post pubblicato sulla sua pagina Facebook minacciando che non pagherà e di essere pronto a subire 2 mesi di reclusione.

Autore dell'articolo: Barbara Albero