ECCO COSA RICORDEREMO DEL 2017 –

Più che un volto è un obiettivo che emerge in maniera determinante ripensando all’anno che sta per concludersi in termini di fatti, cose e personaggi che hanno in qualche modo segnato la storia di questi ultimi 365 giorni nella città capoluogo e nel territorio provinciale. La sicurezza è incoronata regina del 2017, al centro della priorità affrontate nell’anno appena trascorso e che ha visto anche Salerno e la sua provincia adeguarsi con sacrifici, ma anche in modo omogeneo, all’esigenza da un lato dettata dal clima internazionale contro l’emergenza terrorismo, vedi barriere jersey, ma dall’altro anche da un incremento dei

sistemi di video sorveglianza contro gli episodi di criminalità. L’augurio per il 2018 è che si possa fare di più anche in termini di sicurezza su lavoro per evitare morti assurde e tragedie come quella di Beniamino Tafuri, il giovane operaio del porto di Salerno, scomparso di recente. Ma c’è certamente un’altra emergenza che ha segnato la storia di questo anno e che ha visto la provincia di Salerno seconda in Italia per quantità nell’estate del 2017. Parliamo degli incendi che hanno devastato in più parti il territorio provinciale senza risparmiare il capoluogo. Di diversa natura ma con altrettante tragiche conseguenze roghi importanti hanno devastato industrie come l’Artecarta di Scafati, ma anche distrutto vite com’è accaduto pochi giorni fa a Mercato San Severino in un vicenda che ha ancora contorni poco chiari. Tra gli altri fatti di cronaca che hanno lasciato il segno nella città di Salerno, l’omicidio il 31 luglio nel quartiere di Pastena di Ciro d’Onofrio, freddato davanti alla sede dell’Asl. Ma se c’è un’immagine che regna sovrana in questo 2017 e che difficilmente potrà essere cancellata dalla mente dei salernitani è quella delle 26 bare allineate che al porto di salerno lo scorso 6 novembre hanno accolto il corpo di altrettante giovani donne fuggite dalle loro terre senza riuscire a conquistare una nuova speranza di vita. Ed è anche per questo che se si deve dare un volto a questo 2017 per la città e la provincia di salerno viene in mente quello di una persona che non c’è più e che proprio nelle operazioni di sbarco e di accoglienza che hanno fatto del porto di Salerno un punto strategico nelle operazioni di salvataggio in mare. Il personaggio dell’anno per noi resta Rosario Caliulo, il Direttore del settore socio-formativo delle Politiche Sociali, Rosario The Boss.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro