COSENZA-SALERNITANA SUB IUDICE. GENTILE: “3 PUNTI IN CASSAFORTE”

Tutto come previsto. Il papocchio è servito. Ma probabilmente servirà a poco. Solo forse per togliere, solo momentaneamente, la leadership in classifica ai granata. Cosenza-Salernitana resta sub iudice: ieri il giudice sportivo non ha omologato lo 0-1 dei granata ma ha squalificato Ba, espulso ed ha punito il club silano con multa di 5mila euro per aver utilizzato quattro slot di sostituzione invece che tre.
Il cerchio della giustizia sportiva stavolta dovrebbe essere chiuso con tempi ragionevolmente brevi. Al massimo entro la settimana prossima. La temporanea, mancata attribuzione del punteggio in classifica alla capolista della Serie B è, infatti, conseguenza del preannuncio di reclamo inoltrato dal Cosenza. La società calabrese ha chiesto la ripetizione della gara per errore tecnico commesso dall’arbitro Dionisi. Viene contestata la prima ammonizione di Ba, il giocatore entrato in campo senza attendere l’uscita di Bruccini e quindi propiziando una clamorosa superiorità numerica (dodici contro undici, a cavallo del 75’ di gioco). Poi Ba è stato punito anche per un fallo di gioco e il Cosenza, passato da dodici a dieci elementi, rimugina sul primo cartellino giallo, a proprio avviso non dovuto. Oggi, entro mezzanotte, lo studio dell’avvocato Di Cintio, che segue il Cosenza in questa vicenda, formalizzerà il ricorso e chiederà la ripetizione del match. La strategia difensiva dei calabresi ha preso quota ieri sera, dopo la lettura del dispositivo pubblicato dal giudice sportivo, avvocato Emilio Battaglia. Secondo il Cosenza, il comunicato ufficiale numero 78 certifica l’errore tecnico, perché spiega che per le sostituzioni sono stati impiegati quattro slot. Per la Salernitana è l’esatto contrario: se si sforano slot, c’è una irregolarità che non può essere attribuita al direttore di gara e che, in ogni caso, non incide sull’andamento della partita e non condiziona il risultato. Adesso è tempo di pretattica, di strategie difensive. «Gli atti ed i fatti legati allo svolgimento della partita sono stati presi tutti in considerazione. E’ un aspetto importante, decisivo – ha dichiarato l’avvocato Gentile che cura gli interessi della Salernitana sulle colonne del quotidiano il Mattino – Vuol dire, a mio avviso, che nella mente di chi dovrà pronunciarsi si sia già formato il giudizio o almeno il percorso logico, l’insieme degli elementi che rendono inattaccabile il risultato. Siamo sempre più convinti che la vittoria dei granata, già conquistata e meritata sul campo, diventerà effettiva anche in punta di diritto. E’ solo questione di ore».
Sponda silana, il diesse dei lupi Trinchera ha una visione ovviamente diversa. “Si vedono i tre giocatori che stanno per entrare allineati con il quarto uomo, che li autorizza a entrare. Il gioco riprende con dodici giocatori del Cosenza in campo – ha detto il direttore sportivo dei lupi, intervistato da Radio Sportiva – Abou Ba non viene ammonito subito perché non si erano accorti che Bruccini fosse rimasto in campo. Noi dalla panchina abbiamo segnalato che era rimasto in campo un uomo in più. Quando l’arbitro interrompe il gioco, in quel momento commette l’errore clamoroso, ammonendo Ba che era entrato pochi secondi prima. Questo è stato un problema perché dopo pochi minuti il ragazzo ha rimediato il secondo cartellino giallo ed è stato espulso. Arbitro e quarto uomo dovevano accertare la regolarità del gioco. Ba, invece, era stato regolarmente autorizzato a entrare. Magari nel referto ci sarà scritto altro ma le immagini parlano chiaro”. La chiosa di Gentile è perentoria. “Il presupposto di non omologazione è il riconoscimento della innocenza dei comportamenti, dei fatti contestati ai tesserati. Se, però, do la sanzione, compresa squalifica, come faccio poi a dire che la partita è stata condizionata da fatti che già punisco, pronti via? La Salernitana ha già i punti in cassaforte. Non c’è giurisprudenza e non c’è logica che ci conducano ad immaginare un andamento di segno diverso rispetto a quanto il campo ha già sentenziato. Non c’è uno scambio di persona, non siamo di fronte ad un fatto che grava sull’esito della partita. Noi siamo tranquilli ed i nostri tifosi devono fare altrettanto”.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta