COVID-19: STOP AL CALCIO. TRA LE IPOTESI IL BLOCCO PROMOZIONI

Tutto fermo. Tutto bloccato. Il pallone non rotola. Il calcio si ferma per evitare il contagio da coronavirus. Non si gioca fino al 3 aprile, si spera. E intanto ci si chiede già se e come proseguire i rispettivi campionati: il Consiglio Federale si riunirà il 23 marzo per ratificare le modalità. Intanto, la Salernitana adotta misure stringenti di prevenzione per i propri tesserati e si vede costretta a modificare il programma di lavoro. Venerdì prossimo i presidenti di B si riuniranno a Roma per stilare le proposte. Ne ballano almeno tre per il campionato cadetto che è privo di “scadenze internazionali e quindi ha più ampia marginalità di programmazione”, come sottolineato ieri dal presidente federale, Gravina.

La prima ipotesi vedrebbe una ripresa quasi indolore con la 31ma giornata (per i granata il 5 aprile contro la Cremonese all’Arechi) come da calendario, piazzando le due giornate di recupero in coda al campionato. In tal modo, le date di playoff e playout slitterebbero nella prima decade di giugno. L’ultima giornata di regular season è infatti prevista per il 14 maggio e, dovendo aggiungere i recuperi (nel caso della Salernitana contro Pisa ed Entella), sarebbe impossibile iniziare il primo turno playoff il 17/18 maggio e finire il 31 con la finale di ritorno, come inizialmente previsto.

Altra idea è lo scivolamento delle partite in calendario, riscrivendolo, che prevedrebbe un congelamento e conseguente ripresa dal punto in cui si è interrotto: in tal modo, nel weekend del 4-5 aprile la Salernitana affronterebbe il Pisa e non la Cremonese. Questa soluzione sarà verosimilmente applicata dalla Serie A ed è caldeggiata da chi vuol salvaguardare in toto la linearità del campionato, comprese diffide e squalifiche: ad esempio, i granata Gondo e Jallow dovrebbero di norma scontare lo stop contro i nerazzurri, ma si fermerebbero invece con la Cremonese se i recuperi venissero fissati a fine stagione. C’è poi una terza strada che porterebbe a snellire i playoff, eliminando il primo turno: vi parteciperebbero solo terza, quarta, quinta e sesta classificata, senza settima e ottava. Tutte ipotesi percorribili. Sempre che il 3 aprile si possa finalmente tornare alla normalità. In caso contrario, una prima eventualità condurrebbe al blocco di promozioni e retrocessioni ed una seconda potrebbe annullare playoff e playout (con le prime tre in A e le ultime quattro in C). Come in tutti i momenti di grande incertezza è possibile tutto e il contrario di tutto.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta