DAI GIOVANI NUOVA LINFA AL CREDITO COOPERATIVO PER UN SUD PIU’ COMPETITIVO –

“I giovani al centro del Credito Cooperativo. Non è un semplice slogan ma una dichiarazione di intenti del Credito Cooperativo che ritiene necessario il coinvolgimento dei giovani sotto vari aspetti: quello di appartenenza alla compagine sociale e quello di cliente della Banca. Ma ancor più perché dai giovani possono provenire idee, proposte, opportunità”.
Lo ha dichiarato il presidente della Federazione delle Banche di comunità credito cooperativo Campania e Calabria, Amedeo Manzo, aprendo la due giorni dedicata ai giovani soci ospitata a Battipaglia presso la sede della Banca Campania Centro presieduta da Camillo Catarozzo: “Siamo orgogliosi di aver ospitato questa manifestazione che coinvolge giovani socie e giovani soci provenienti da Campania e Calabria. Ringrazio la Federazione per aver scelto la nostra BCC come banca ospitante e il suo team per il prezioso lavoro svolto nell’organizzazione di questa iniziativa, in linea con la nostra mission di diffusione dei valori del Credito Cooperativo e promozione della cultura della finanza etica e dell’imprenditorialità.
L’attenzione ad attività come queste o come il BCC Innovation Festival del Gruppo BCC Iccrea, l’attivazione di strumenti finanziari per favorire la nascita di startup, la valorizzazione dei talenti e il sostegno allo studio sono alla base del nostro impegno sul territorio”.

Due giorni caratterizzati da un format innovativo che ha visto l’educazione finanziaria e il protagonismo dei giovani al centro del processo di ripartenza al quale la Federazione sta lavorando con notevoli successi di tutti gli indicatori sia finanziari che numerici che di consenso sul territorio. Occorre garantire, soprattutto per le BCC con maggiore anzianità il ricambio generazionale della compagine sociale. Tale opportunità potrà consentire di costruire percorsi sia per l’eventuale inserimento in percorsi che possano permettere di garantire il ricambio della governance sia per “catturare” talenti da inserire negli organici della Banca. L’iniziativa è inoltre finalizzata anche ad intercettare i fabbisogni dei giovani, anche non soci, e trasformare le esigenze in prodotti e servizi.
“I giovani sono al centro del nostro progetto di banca attraverso azioni concrete: abbiamo sostenuto l’avvio di un master di I livello in collaborazione con l’Università degli studi di Napoli Federico II; abbiamo rilanciato azioni per consentire ai nostri ragazzi di poter rientrare al Sud dopo esperienze di studio al Nord, e ancora siamo al loro fianco per valorizzare le migliori start up. Ma non basta perché il nostro modello di rating umano e di democrazia delle opportunità ci porta a dare loro ancora maggior ruolo seguendo il concetto dell’algoretica, che ci consente di promuovere iniziative che i semplici algoritmi dettati dalle rigide normative europee non consentirebbero ma che spesso invece celano imprese di grande innovazione e interesse per la crescita dei nostri territori che consenta di ridurre quel gap Nord-Sud evidenziato ancora di recente da uno studio di Bankitalia”, ha spiegato il presidente Manzo sottolineando che è “una precisa volontà del consiglio di amministrazione della Federazione dare spazio alle idee dei giovani”.
In tal direzione occorre rapidamente attivare la costituzione delle Associazioni presso tutte le Bcc che non hanno ancora provveduto, definendone la metodologia e programmandone le attività; pianificare interventi strutturati tesi a creare momenti di aggregazione e di progettazione dell’attività associativa, che mirino alla innovazione ed alla costruzione di azioni di progettazione di valore aggiunto sia a supporto delle banche che degli stessi giovani; attivare la collaborazione con la Federazione Lombarda che prevede una specifica azione in materia di “Rete dei Giovani”.
Le giornate si sono sviluppate dopo il dibattito con il work Café, con la presentazione della metodologia, dello svolgimento dei lavori sugli argomenti prescelti da approfondire. La giornata di sabato 25 febbraio si è invece aperta con il laboratorio di educazione finanziaria cooperativa a cura di Chiara Piva, Federcasse, dal titolo “Maestri e Maestre di buona finanza” e la testimonianza di Assunta Aprea, della Federazione Banche di Comunità Credito Cooperativo Campania Calabria, su “Finanza Etica e Credito Cooperativo”.
In chiusura, le testimonianze ed esperienze dei giovani partecipanti, e l’intervento e il saluto conclusivo del Vice Presidente della Federazione Banche di Comunità Credito Cooperativo Campania Calabria, Nicola Paldino, al quale è stato consegnato l’esito dei lavori dei giovani. “Negli ultimi 20 anni è tornato visibile il fiume carsico dell’emigrazione e i dati Istat ci dicono che dal 2001 la Campania ha perso poco più di 75.000 abitanti mentre la Calabria ne ha persi il doppio, pur avendo meno della metà della popolazione. Tanti sono i giovani laureati che partono e non tornano più. In un periodo come questo, noi banchieri cooperativi del Sud abbiamo, quindi, una duplice responsabilità: da un lato sentiamo l’obbligo morale di dare futuro alle banche di comunità, eredi di una storia ultracentenaria e, in molti casi, ultime espressioni del sistema bancario meridionale; dall’altro, siamo chiamati a sostenere lo sviluppo dell’economia dei nostri territori in modo da creare e irrobustire le condizioni che possano consentire ai nostri giovani di restare qui e non essere costretti a lasciare la propria terra d’origine. Non sarà facile, ma siamo consapevoli che i giovani calabresi e campani – di cui troppo spesso si parla a vanvera – sono capaci, volenterosi, pieni di passione e di spirito d’iniziativa. Non a caso, quando si spostano in mercati più competitivi vengono considerati per quello che sono realmente, cioè risorse di valore. Noi li conosciamo bene, i giovani soci delle nostre BCC, che a Battipaglia si sono incontrati per “liberare le proprie energie”. Il loro animo cooperativo è robusto e sorretto da forte entusiasmo. Noi siamo con loro, come Federazione e come BCC, pronti a sostenerne la crescita e a stimolarne la creatività”, conclude Paldino.

L’evento si propone come restart quindi delle attività fornendo strumenti utili da “disseminare” successivamente nelle proprie realtà. Ciò costituisce un unicum poiché di fatto, è il primo mini appuntamento interregionale dopo il Forum nazionale di Jesi.

Autore dell'articolo: Barbara Albero