DE LUCA RILANCIA: GIOVANI NELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI

Basta con l’ideologia del pubblico impiego visto come luogo del parassitismo. Il presidente della giunta Regionale della Campania è ritornato in maniera prepotente sull’idea di aprire, soprattutto ai giovani, la strada del pubblico Impiego. Il governatore aveva parlato di 200mila nuove assunzioni nelle pubbliche amministrazioni del sud italia, idea che non aveva, però, raccolto il favore di Renzi e che, aveva – invece – scatenato l’ilarità delle opposizioni. “Ho lanciato questa proposta – ha dichiarato il governatore – anche per cominciare a svegliare chi dorme in questo Paese partendo da dati reali”. I dati dicono che ci sono 500.000 posti di lavoro in meno rispetto al 2008, un tasso di immigrazione di 100.000 giovani che se ne vanno ogni anno dal sud e il 10% della popolazione sulla soglia di povertà. “Veniamo da 10 anni di blocco del turn-over – dice De Luca – abbiamo la situazione degli enti locali e degli enti pubblici che oggi è segnata da un invecchiamento drammatico, da una dequalificazione drammatica”. Il Governatore ha poi ricordato che la proposta prevede delle retribuzioni graduali: da 900 euro in forma di stage il primo anno, passando per 1100 euro nel secondo anno, fino ad arrivare a 1300 euro ed ha anche rimarcato che la proposta è rivolta a giovani laureati e diplomati con il massimo dei voti. Calcolando 1100 &euro al mese come retribuzione media, l’intera operazione costerebbe circa 3 miliardi. Immancabili poi gli attacchi ai suoi detrattori. “I principali bersagli della mia proposta – ha chiuosato il Governatore – sono i radical chic e la sinistra ottusa che abbiamo anche nel mio partito. Poi c’è stato Grillo che ha chiesto: ‘Dove prendi i soldi?’. Gli volevo dire: ‘Prendo un quinto dei soldi che mettevi tu per il reddito di cittadinanza concesso a tutto il mondo, pinguino'”.

Autore dell'articolo: Marcello Festa