DE LUCA: “SONO PERSONAGGIO SCOMODO”

Il governatore campano Vincenzo De Luca torna sulle polemiche legate alla scelta di negare l’esistenza di un indagine a suo carico, pur essendone al corrente già da diversi giorni, e ricostruisce  i passaggi della vicenda. “La comunicazione di garanzia è stata resa pubblica due settimane dopo il suo arrivo. Ventiquattro ore dopo l’arrivo della comunicazione ho fatto richiesta di essere ascoltato dalla Procura di Roma. Mi è stato risposto “Stiamo ancora completando le indagini, ci sentiamo più in là”. Vorrei precisare che con un’indagine in corso il riserbo era dovuto. E invece anche questo è diventato motivo di polemica. Ma che dovevo dire?”. Riferendosi alla decisione del Tribunale di Napoli di congelare la sospensione per effetto della legge Severino, De Luca ha detto: “Il Tribunale di Napoli si era già espresso su de Magistris e un mese dopo non poteva non confermare la linea scelta con la decisione presa su un caso analogo. E poi i collegi che mi hanno giudicato erano presieduti da giudici di grandissima qualità, giuristi di altissimo livello riconosciuti sul piano nazionale per le propria qualità. Quanto deciso il 17 luglio – ha concluso – non faceva altro che ripetere la stessa decisione presa per de Magistris e non poteva sconfessarla. L’interesse di alcuni ambienti – ha aggiunto De Luca – è quello di fare “ammuina” e di creare un clima che possa condizionare le decisioni di alti livelli della magistratura. Ma io e la Campania – ribadisco – siamo parte lesa e ci tuteleremo”. De Luca, come già nei giorni scorsi, ha nuovamente invitato la magistratura ad andare avanti col proprio lavoro. “Non solo siamo tranquilli ma esprimiamo apprezzamento e incoraggiamento alla magistratura. Per quel che mi riguarda – ha detto – tutte le persone interessate da questa indagine sono persone corrette, poi giudicheranno i magistrati senza guardare in faccia nessuno. Ma io, come ho già detto, non so niente di niente di niente. Sicuramente – ha detto –  sono un personaggio anomalo nella vita politica italiana nella quale mal si sopportano gli uomini liberi che sono in contraddizione con le liturgie della politica politicante. Da questo punto di vista – ha sottolineato – sono consapevole di essere una profonda anomalia ma la mia scelta è di libertà e rigore spartano.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro