Due gol subiti nelle quattro giornate del girone di ritorno che ci siamo lasciati alle spalle, tre gare chiuse senza reti al passivo: la difesa della Salernitana nel nuovo anno sembra aver invertito la rotta, riuscendo a trovare quella solidità che era stata un’utopia nella prima parte di stagione. Troppo fragile, distratta, quasi sempre bucata dagli avversari fino al giro di boa, da gennaio la retroguardia granata sta offrendo un’immagine di sè ben diversa per la felicità di Alberto Bollini che tiene molto alla solidità difensiva e non manca di sottolineare i progressi compiuti dal reparto arretrato e da tutta la squadra in generale. Non è un segreto che la difesa si giovi del lavoro degli altri reparti: se attaccanti e centrocampisti collaborano in fase di non possesso, per i difensori la vita si fa meno complicata. Bollini ha utilizzato otto volte su nove la difesa a quattro, ma nelle ultime settimane, a prescindere dal modulo, ha trovato la quadra anche grazie all’inserimento di Minala che, in tandem con Busellato, garantisce tanta sostanza in mezzo al campo. Più contrasti si vincono, più palloni si recuperano nella zona nevralgica, meno sollecitata è la difesa che, di conseguenza, può alzare il proprio baricentro tenendo gli avversari più lontani dall’area di rigore. Contro il Vicenza a Bollini è piaciuta molto la prova della squadra sotto l’aspetto del sacrificio e dell’interpretazione della fase di non possesso ed il tecnico ha intenzione di confermare la linea a quattro e la mediana a tre, cambiando qualcosa in avanti con il ritorno di Donnarumma accanto a Coda e l’impiego di Rosina tra le linee per cercare di scompigliare la retroguardia a tre del Cesena. In difesa, però, Bollini sarà costretto a fare a meno, salvo clamorosi colpi di scena, di Bernardini, uscito malconcio dalla trasferta del Menti. Toccherà a Tuia, schierato da terzino a Vicenza, spostarsi in mezzo per far coppia con Schiavi, apparso rigenerato dopo la chiusura del mercato durante il quale era stato messo in lista di sbarco. Sulle corsie laterali Bollini avrà più abbondanza grazie al recupero di Perico. L’ex di turno tornerà titolare a destra, mentre a sinistra potrebbe essere confermato Bittante. Destro naturale, l’ex Cagliari si è ben disimpegnato al Menti disputando una prova tatticamente giudiziosa ed accorta. Bollini potrebbe preferirlo a Vitale, mancino naturale, che paga qualcosa dal punto di vista difensivo al punto che al Menti ha giocato da ala con Bittante a presidiare l’out sinistro difensivo. In difesa, dunque, Bollini cambierà pedine ma non modificherà l’assetto tattico, sperando che le risposte siano in linea con quelle delle ultime prestazioni. Dopo la trasferta di Verona, la Salernitana non ha subito gol contro Novara e Vicenza e Bollini spera nel classico “non c’è due senza tre”. Tre come i centrocampisti che il trainer mantovano schiererà a protezione della difesa. Minala e Busellato saranno le mezze ali, Ronaldo il perno centrale. Anche da loro il tecnico granata attende gradite conferme.
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