DIPENDENTE COMUNALE DI ATRANI AL LAVORO PER 100 EURO AL MESE, CISAL: “LA PROCURA INDAGHI”

“Presso l’amministrazione comunale di Atrani, uno dei posti più incantevoli della Costiera Amalfitana, c’è un dipendente che viene pagato circa 100 euro al mese per svolgere il ruolo di addetto stampa. Dallo scorso mese di settembre, dopo l’indignazione generale con l’Ordine dei giornalisti della Campania in prima linea, il sindaco Luciano De Rosa Laderchi – complice anche il silenzio di chi avrebbe dovuto fare qualcosa – non ha fatto nulla per risolvere questa criticità. Ecco perché chiedo alla Procura della Repubblica di Salerno di indagare su questo assurdo caso di lavoro sotto pagato all’interno di una pubblica amministrazione”. Così Gigi Vicinanza, segretario generale della Filp Cisal Salerno, interviene sul caso emerso al Comune di Atrani, dove una giornalista viene pagata circa 100 euro al mese per ricoprire il ruolo di addetto stampa. “Quei soldi non servono nemmeno per pagarci un parcheggio settimanale ad Atrani. Ma ci rendiamo conto che a parole siamo bravissimi, che il lavoro va tutelato e difeso ma poi c’è una lavoratrice che viene pagata dallo Stato 100 euro al mese circa? Sarei curioso di capire cosa ha fatto l’Ordine dei Giornalisti in questi mesi per chiarire questa situazione. La giornalista impegnata al Comune di Atrani è stata convocata dai vertici dell’Ordine campano per capire quali motivi l’hanno spinta ad accettare un accordo del genere e perché ancora sussiste tale contratto? Vanno bene le lezioni di legalità, ma almeno vorremmo che fossero messe in pratica”, ha detto il sindacalista che tutela i diritti dei lavoratori professionisti. Vicinanza si appella anche ad Ordine campano e Sindacato unico regionale dei giornalisti per una battaglia unica sulla vicenda. “Magari qualcuno a livello nazionale continua a parlare di noi come un “sindacato di comodo”. Tuttavia, vorremmo capire perché queste battaglie, dopo i primi annunci, sono lasciate al proprio destino. Non si può permettere al Comune di Atrani di pagare un proprio lavoratore, in questo caso un giornalista, 100 euro al mese circa. Serve l’impegno di tutto. Ecco perché chiedo a Ordine e sindacato unico di fare squadra contro questo sistema”.

Autore dell'articolo: Redazione