DA DOMANI VISITE MEDICHE, MA LA ROSA NON E’ ANCORA COMPLETA

Vacanze finite, da domani si torna a pensare al campo. Tre giorni di visite mediche e test atletici prima della partenza per Roccaporena, prevista per sabato. La Salernitana si tuffa nella nuova stagione, ma lo fa senza avere una rosa completa. Anzi. In arrivo Pelagotti, che pare non convincere appieno Bollini, ed Adamonis in porta, Pucino per la corsia destra difensiva e Signori in mediana, la Salernitana deve pure trovare sistemazione a Schiavi, Zito, Della Rocca e Joao Silva che non rientrano nei piani ed intanto accoglie Kadi e Regolanti, due scommesse per la cadetteria il cui futuro potrebbe essere non del tutto granata nel prosieguo. Si vedrà. Di certo, all’appello mancano esterni d’attacco in grado di incidere e di contendere il posto a Sprocati e Rosina, quest’ultimo chiamato al riscatto dopo la stagione scorsa assai deludente ma certo non caricato né gratificato dalle parole dei patron che nelle scorse settimane lo hanno indicato come esempio di investimento ingente ma dalla scarsa resa. Per il ruolo di esterno prende corpo l’idea del ritorno di Oikonomidis, ancora in orbita Lazio, da cui tornerà Minala. Col Pescara che ha a libro paga moltissimi calciatori si potrebbero intavolare diversi discorsi. Piacciono Nicastro e Polidori, gli adriatici offrono Cocco ed il difensore Coda. Tra gli svincolati ci sono Bellomo e Di Roberto, entrambi assistiti da Giuffredi che ha portato via da Salerno Busellato, Improta, Ronaldoie Donnarumma, e chissà se perchè il feeling si sia rotto o solo per logiche di mercato. Lo scopriremo solo seguendo passo dopo passo il mercato. In cabina di regia serve fosforo. Gucher è un candidato forte, piace Giorico, non dispiace Paghera. Arrivasse il romanista Ricci sarebbe davvero una rivoluzione copernicana, ma potrebbe andar bene pure Sbrissa. Bollini gradirebbe Emmanuello, reduce da una buona esperienza con la Pro Vercelli e per ora rientrato all’Atalanta. Sarebbe un ottimo innesto, anche in virtù della ancora giovane età. La sensazione è che il mercato della Salernitana proceda senza grossa unità di intenti tra la proprietà, Fabiani e Bollini. Se si era deciso di puntare sui giovani, allora i primi tasselli avrebbero dovuto essere degli under e non calciatori più in là con gli anni. Questo per un motivo molto semplice: i giovani bravi fanno gola a tutti e sono i primi a trovare sistemazione. E’ più facile ingaggiare un giocatore bravo, ma non più giovanissimo sul finire del mercato, Cacia tanto per fare un nome, che non uno più di prospettiva. Fortunatamente, le opzioni ancora disponibili sono tantissime. Si tratta solo di saper scegliere. Senza, però, indugiare troppo. La rosa con cui si partirà per il ritiro ha bisogno di essere integrata ed irrobustita. E, per farlo al meglio, sarà necessario avere chiarezza di idee ed unità di intenti.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto