ESTORSIONE, SI AGGRAVA LA POSIZIONE DI MARANDINO

Si allunga la lista dei reati per Giovanni Marandino il 78 enne, noto quale esponente di spicco nella Nuova Camorra Organizzata negli anni Settanta e per aver gestito fino al maggio 1979 la latitanza del boss Raffaele Cutolo, originario di Capaccio già agli arresti domiciliari accusato di associazione a delinquere di tipo camorristico, estorsione e usura ai danni di imprenditori della provincia di Salerno. giovanni marandinoGrazie alla dichiarazioni rese da alcuni imprenditori della Piana del Sele che riponendo fiducia negli inquirenti hanno deciso di denunciare soprusi, minacce e richieste estorsive del Marandino stamani gli agenti della Squadra Mobile hanno eseguito un nuovo provvedimento cautelare emesso dal Gip del Tribunale di Salerno su richiesta della Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Salerno nei confronti dell’uomo, già agli arresti domiciliari.
L’ordinanza si inquadra nel procedimento penale col quale, un anno fa, nel corso dell’operazione denominata Parmenide furono emessi sette fermi eseguiti dalla Squadra Mobile della questura di Salerno. I soggetti furono ritenuti responsabili di associazione per delinquere di stampo camorristico,estorsione ed usura: Marandino risultò promotore e capo dell’associazione.
Secondo gli inquirenti, il capo della cosca era riuscito a riorganizzare le fila imponendo estorsioni ed usura ad imprenditori impegnati nelle attività di distribuzione di prodotti alimentari, market ma anche nel settore del cosiddetto “caro estinto”. l’organizzazione avrebbe messo in piedi dal 2012 un sodalizio criminale con base nella Piana del Sele ma con articolazioni anche a Salerno e nell’agro sarnese nocerino. Alcuni imprenditori delle zone di Battipaglia ed Eboli per poter lavorare sarebbero stati costretti a pagare il “pizzo”. E proprio grazie alla collaborazione di alcuni di loro, gli investigatori sono riusciti a fare luce sul caso.
Gli episodi di estorsione contestati oggi sono l’ennesima conferma i comportamenti finalizzati a proseguire nel medesimo progetto dell’organizzazione. Gli agenti della Squadra Mobile della questura di Salerno stamani hanno eseguito diverse perquisizioni nei confronti di altri soggetti non indagati. le cui posizioni sono meritevoli di ulteriori approfondimenti investigativi.

Autore dell'articolo: Barbara Albero