EX MCM, NON DOVREBBERO ESSERCI RISCHI PER IL FIUME –

Non dovrebbero esserci rischi di inquinamento per il fiume Irno perchè potrebbe non essere stato interessato dallo sversamento del liquido finito a a terra dopo la caduta di alcuni grossi fusti di plastica in un ex capannone delle Mcm di Pellezzano che contenevano sostanze acide corrosive ed ammoniaca. Dopo l’allarme scattato nella note di sabato nell’area delle ex manifatture di Fratte ed i rilievi effettuati dall’Arpac resta alta l’attenzione per un possibile rischio di inquinamento ambientale. Dopo l’ammissione di responsabilità di un dipendente della ditta Sogeri srl, incaricata della bonifica dell’area dalla

proprietà Lettieri, che avrebbe ammesso che i fusti sarebbero caduti durante le operazioni di movimento nell’area dismessa, stamani il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli ha voluto recarsi personalmente negli uffici dell’Arpac di Salerno per capire se il fiume Irno sia stato interessato dallo sversamento. Per avere dati certi e capire se c’è tossicità bisognerà attendere i risultati dei prelievi fatti dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente che ha disposto ulteriori verifiche sulle falde acquifere e sul terreno inviati alla sede di Agnano che dispone delle strumentazioni tecniche per l’analisi delle sostanze tossiche.

Intanto in riferimento ai fatti relativi allo sversamento di materiale tossici nella ex fabbrica delle MCM che avrebbe interessato il fiume Irno, il Presidente della Commissione Trasparenza del Comune di Salerno, l’avv. Antonio Cammarota, ha disposto l’audizione dell’assessore all’ambiente al Comune di Salerno, l’avv. Angelo Caramanno con urgenza per la seduta di domani venerdì 21 febbraio, alle ore 12.00, per le comunicazioni urgenti.

Autore dell'articolo: Barbara Albero