FORMAZIONE: LE SCELTE DI TORRENTE

Il marchio di fabbrica è il 4-3-3. Vincenzo Torrente conferma il suo credo tattico contro lo Spezia e vara una squadra a spiccata propensione offensiva, cambiando pure qualche pedina. Alcune per scelta tecnica altre per esigenza. Il trainer granata si è portato dietro il dubbio sul portiere fino all’ultimo momento utile. Terracciano insidia Strakosha a difesa dei pali della Salernitana. Ma non è escluso un ripensamento dell’ultimissimo minuto. Andrea Rossi, invece, ha soffiato la maglia da titolare a Franco sull’out mancino. Per il resto tutto confermato in difesa. Fiducia a Colombo sulla corsia di destra della difesa con Lanzaro ed il recuperato Schiavi al centro del pacchetto arretrato.

In mediana i giochi sono praticamente fatti. Complice la squalifica di Davide Moro, infatti, il trainer granata si ritrova gli uomini contati nella zona nevralgica del campo. Ai fianchi di capitan Pestrin agiranno Bovo sulla destra e Sciaudone sul fronte sinistro. In attacco tutto ruota sulle condizioni di Gabionetta. Il brasiliano lamenta un fastidio al tallone d’Achille, ma farà il possibile per essere comunque in campo. In caso contrario è pronto Gennarino Troianiello che sogna di brindare con un altro acuto all’Arechi proprio il giorno del suo onomastico.

Massimo Coda, invece, è stato confermato da Torrente al centro dell’attacco. Sulla sinistra giocherà Donnarumma. Torrente in settimana ha chiesto ai suoi di sfruttare maggiormente le fasce, ha bacchettato la squadra per gli errori commessi in quel di Brescia e chiede ad attaccanti e centrocampisti un pressing asfissiante sui portatori di palla avversari. Tra pochissimo all’Arechi vedremo se Pestrin e compagni hanno recepito gli ordini

Piccola curiosità. Ieri sera, dopo che la squadra ha visto al video tape le partite dello Spezia, il diesse Fabiani si è trattenuto a lungo a parlare con il tecnico Torrente nella nuova sede del ritiro pre partita, l’hotel Cerere di Paestum. La notte avrà portato consiglio o, per dirla alla Torrente in un dialetto brokkolino “è passata a nuttata”?

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta