La rielezione di Carlo Tavecchio alla presidenza della Figc è una vittoria di Claudio Lotito, grande elettore dell’ex numero uno della Lega Dilettanti già nel 2014. Il patron di Lazio e Salernitana ha lavorato accanto e per il presidente uscente e, da ieri, riconfermato. Abodi, sfidante di Tavecchio, è stato sconfitto con onore ricevendo il 46% dei voti. Decisiva la scelta della Lega Dilettanti di appoggiare ancora Tavecchio nel cui programma c’è la riforma dei campionati così strutturata: serie A con 20 squadre e due sole retrocessioni, così da liberare i trenta milioni di paracadute, oggi spettanti alla terzultima, per sostenere serie B e Legapro che in cambio, però, dovranno accettare un drastico ridimensionamento nel senso che dalla B ci saranno solo due promozioni e dalla terza lega professionistica, che dovrà passare da sessanta a quaranta club, ci saranno solo tre promozioni. La riforma dei campionati è solo un aspetto, sebbene economicamente e politicamente assai rilevante, ma ciò che sta più a cuore a Lotito è la questione dell’articolo 16 bis delle Noif, quello che disciplina la materia della multiproprietà. Tavecchio, ma a dire il vero anche Abodi, durante la campagna elettorale avevano aperto ad una revisione dell’articolo 16 e Lotito ora attende dal rieletto numero uno di via Allegri un passo concreto. Per la Salernitana e per il suo futuro, almeno finchè il club granata sarà di proprietà di Lotito e Mezzaroma, fuori dal campo si sta giocando una partita importantissima perchè è acclarato che solo la revisione dell’articolo 16 bis potrebbe aprire nuovi scenari. Certo, anche qualora la normativa fosse modificata, non è detto che i patron punterebbero con decisione alla massima serie, ma, di certo, cadrebbero veli ed alibi. In attesa di novità sulla questione, dalla proprietà si attendono già ora segnali importanti. Bisogna programmare ora il futuro, individuare priorità ed obiettivi da centrare e, di conseguenza, le figure professionali più idonee per perseguirli. C’è bisogno di cambiare passo e di recuperare il rapporto con la piazza, proponendo qualcosa di più concreto ed al tempo stesso gratificante o, magari, semplicemente parlando chiaro. Strutture, settore giovanile, rapporto con i tifosi: prima ancora che gli obiettivi da centrare con la prima squadra, dovrebbero essere questi i veri punti focali sui quali concentrarsi. In attesa che da Tavecchio arrivi l’assist per quanto riguarda la questione multiproprietà.
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