FOLLIA ULTRAS A CAVA DE’ TIRRENI: OTTO ARRESTI –

Nel pomeriggio di ieri poco prima dell’inizio dell’incontro di calcio “USD Cavese 1919 – Reggio Calabria”, disputatosi presso lo stadio Simonetta Lamberti di Cava de’ Tirreni, un gruppo di facinorosi, appartenenti agli ultras metelliani, armati di cinghie e oggetti contundenti, ha invaso il terreno di gioco ed ha raggiunto il settore occupato dai sostenitori reggini, scagliando oggetti e fumogeni all’indirizzo delle forze di polizia e dei tifosi avversari e tentando di venire a contatto con questi ultimi.

Ne è scaturito un fitto lancio di oggetti e di invettive tra i gruppi contrapposti e nell’occorso sono rimasti contusi tre agenti di polizia e un sostenitore reggino.

Dopo essere stati allontanati dal personale delle forze dell’ordine in servizio di Ordine Pubblico, gli autori del raid sono rientrati nel proprio settore cercando di confondersi tra gli altri tifosi.

La DIGOS della Questura di Salerno diretta dal Vice Questore Aggiunto dr. Luigi Amato, con la collaborazione del personale del Commissariato di P.S. di Cava de’ Tirreni, retto in questi giorni dal Vice Questore Aggiunto Dr.ssa Giuseppina Sessa, ha intrapreso, nell’immediatezza, una mirata attività investigativa basata sull’analisi dei filmati effettuati da personale della Polizia Scientifica, allo scopo di individuare gli appartenenti alla tifoseria ultras metelliana resisi responsabili degli atti di intemperanza.

Al termine delle attività di identificazione, nella nottata odierna, personale della DIGOS ha proceduto all’arresto differito per i reati previsti dagli artt. 6 bis comma 1 e 2 Legge 401/89 e 339 comma 3 C.P. dei seguenti otto soggetti, tutti appartenenti alle frange ultras della Cavese. Degli arresti operati è stata informata la Procura della Repubblica di Nocera Inferiore che ha disposto la sottoposizione di tutti i soggetti alla misura degli arresti domiciliari in attesa della udienza di convalida.

Nei confronti dei predetti è in corso l’iter procedurale per l’irrogazione del provvedimento DASPO.

Prosegue l’attività investigativa allo scopo di identificare i responsabili di altre condotte criminose.

Autore dell'articolo: Marcello Festa