FONDERIE: OPERAI A RISCHIO 13ESIMA. IL COMITATO AL MINISTERO

La dignità dei lavoratori, la salute dei cittadini, le speranze di tutti. Le Fonderie Pisano per il momento restano chiuse. La decisione del Tar di confermare la chiusura dello stabilimento di Via dei Greci, imposta dalla Regione per almeno un altro mese e mezzo, ha determinato l’ennesimo stato di agitazione degli operai dell’opificio. Non solo. Con 45 giorni almeno di stop forzato, i lavoratori delle fonderie rischiano di vedersi negata o fortemente ridotta all’osso la tredicesima sulla busta paga. I sindacati intanto spingono affichè si prenda una decisione definitiva sul futuro delle Fonderie e sulla loro possibile delocalizzazione.

Fin qui le richieste, i timori, le paure e le legittime preoccupazioni di chi lavora all’interno dell’opificio in via dei Greci. Dall’altra parte il disperato grido di allarme del comitato “Salute e Vita” che si batte per la chiusura delle Fonderie è arrivato fino a Roma. Fino al Ministero dell’Ambiente.

Ieri una delegazione del Comitato è stata ricevuta al dicastero nella capitale per esporre i fatti relativi alla vicenda Fonderie. Insieme al presidente Lorenzo Forte erano presenti il sindaco di Pellezzano, Francesco Morra; l’ingegnere Salvatore Milione; l’architetto Raffaella Vitale; l’avvocato Franco Massimo Lanocita e l’On. Nicola Provenza che ha perorato l’incontro. La delegazione è stata accolta dal sottosegretario all’Ambiente, Salvatore Micillo. “Il comitato – si legge in un comunicato – ha posto l’accento sull’ordinanza del TAR che ha evidenziato il pericolo per la vita dei lavoratori e dei cittadini, oltre che un diretto nocumento per l’ambiente”. Ed ancora: “Gli interlocutori ministeriali nel condividere le nostre preoccupazioni – prosegue il comunicato – hanno preso in carico la questione, ascoltando tutte le nostre richieste ed impegnandosi a darci presto delle risposte concrete. Il Ministro Costa verrà personalmente informato”.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta